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Su Palermo turbina la bufera Helg

Si dimettono 12 consiglieri della Camera di Commercio. Decade il parlamentino dell'ente

14 marzo 2015

L'onda d'urto dello scandalo Helg investe Palermo. I consiglieri camerali espressione di Confcommercio chiedono al presidente facente funzioni, Alessandro Albanese, che venga convocato con estrema urgenza il consiglio camerale "perché vengano unitariamente decise le azioni da intraprendere a difesa dell'istituzione e della sua autonomia. L'ente camerale travolto dall'ignominia per atti gravissimi commessi da singole persone, non ne è stato minimamente sfiorato". "La buona gestione garantita dal segretario generale Genco, dai dirigenti, funzionari e dipendenti - si legge in una nota - e dai molti consiglieri che tanto impegno hanno messo nel loro quotidiano lavoro, ci consente di affermare che la Camera di commercio di Palermo è la casa delle imprese che crea sviluppo nella legalità. Non si comprende a chi giovi questo gioco al massacro di un'istituzione che da sempre è stata al servizio delle imprese e del territorio e ci si augura che non venga messo in discussione l'importante lavoro fin qui svolto".

IL DOSSIER DI HELG  - "Nella stanza di Roberto Helg nella sede della Camera di commercio di Palermo abbiamo trovato un dossier sulla privatizzazione della Gesap e lo abbiamo mandato in Procura. Non conosco il contenuto di queste carte. Abbiamo letto solo il frontespizio c'era scritto Gesap". Rivela Albanese, in conferenza stampa, a Palermo, parlando di alcuni documenti rinvenuti nella stanza dell'ex presidente della Camera di commercio di Palermo e numero due di Gesap, Roberto Helg, finito ai domiciliari per aver intascato una mazzetta da 100 mila euro da un imprenditore che lo ha denunciato ai carabinieri. Albanese dopo le dimissioni di Roberto Helg ha assunto fino a oggi la reggenza dell'ente camerale.

LE DIMISSIONI DEI 7 - Albanese ha pure annunciato che i sette componenti in quota Confindustria del Consiglio camerale della Camera di commercio di Palermo si sono dimessi in segno di protesta contro l'ipotesi di commissariamento paventata dal governatore Rosario Crocetta"La decisione di dimetterci scaturisce dai gravissimi fatti, che hanno riguardato Helg e che condanniamo, ma anche per le polemiche che hanno coinvolto la nostra associazione e la Camera di commercio" spiega Albanese. "L'ipotesi di commissariare l'ente, chiesta anche da molti politici - prosegue - sarebbe fuori dalle regole. Gli imprenditori di Confindustria dopo certi strali non possono stare zitti. La norme prevedono motivi precisi per procedere al commissariamento e cioè gravi e reiterati fatti di carattere amministrativo accaduti all'interno dell'ente o la mancata presentazione dei bilanci".
I dimissionari sono: Alessandro AlbaneseFilippo D'AngeloFranco RandazzoGiuseppe SeminaraJimmy GaudesiGioacchino Lo Bianco e Fabrizio Bignardelli.

HELG IL FALLITO E ALTRE DIMISSIONI - "Ci si accorge solo ora dopo due anni - conclude Albanese - che Helg, che aveva due aziende fallite, era a capo dell'ente".
Altri cinque consiglieri della Camera di commercio di Palermo hanno deciso di dimettersi dal parlamentino dell'ente. Sono Filippo Parrino (cooperazione), Giovanni Casamento (Cna-artigiani), Maurizio Pucceri (Casartigiani), Salvator Bivona e Pietro La Sala (Cidec), Silvana Sanfilippo (Casartigiani). La decisione dopo una riunione nella sede della Lega delle Cooperative. I consiglieri "ritengono conclusa l'esperienza alla Camera di Commercio - scrivono in una nota - visto il grave clima di sospetti che coinvolgono l'istituzione e la Gesap , pur ritenendo di aver agito nel pieno rispetto della legalità e negli interessi delle imprese".
Dopo avere assunto la decisione, i 5 consiglieri si sono recati personalmente alla Camera di commercio per consegnare le dimissioni.

ALBANESE ALL'ULTIMO ATTO - Intanto Albanese ha annunciato pure che cederà la poltrona di presidente di Confcommercio Palermo: "I consiglieri mi hanno chiesto di convocare un consiglio camerale urgentissimo della Camera di commercio di Palermo. È l'ultimo atto che farò da presidente facente funzioni prima di depositare le dimissioni".
Con le dimissioni di 12 consiglieri (in 5 le hanno già consegnate agli uffici, gli altri sette le hanno annunciate), decade il Consiglio della Camera di commercio di Palermo. Il parlamentino dell'ente è composto da 32 membri, al di sotto dei due terzi l'organismo si scioglie per statuto.

CROCETTA SODDISFATTO - "Sono soddisfatto per la scelta di alcuni consiglieri della Camera di commercio di Palermo di dimettersi, questo consentirà di avviare un percorso nuovo per rompere in modo drastico col passato". Così il presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta. Che aggiunge "Voglio evidenziare che il comportamento di alcuni membri non inficiano certamente l'onestà di chi, in tanti anni, si è impegnato per la trasparenza e nella lotta alla legalità".
Per il governatore la strada per il commissariamento dell'ente è tracciata: "Cercheremo di trovare insieme alle categorie produttive una figura di grande capacità e di prestigio, garante della trasparenza per ricomporre il nuovo organismo di amministrazione della Camera di commercio".

[Informazioni tratte da ANSALasiciliaweb.it]

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14 marzo 2015
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