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Sui Cantieri culturali della Zisa. Fabrizio Ferrandelli: "Dopo anni di abbandono, esce ora un bando dal sapore pre-elettorale"

10 novembre 2011

I Cantieri culturali della Zisa, che dovevano essere il simbolo della rinascita culturale di Palermo, versano da anni in condizioni di assoluto degrado e abbandono, e sono divenuti invece il simbolo dell'assenza di questa Amministrazione. A seguito della pubblicazione del bando di assegnazione dei padiglioni, Fabrizio Ferrandelli, consigliere comunale e candidato a sindaco della città, esprime seria preoccupazione per quello che ha tutta l'aria di essere semplicemente una mossa pre-elettorale.
"In questi anni, l'Amministrazione comunale non ha mosso un dito per salvare i Cantieri culturali della Zisa - dichiara Ferrandelli - che versano in un totale stato di abbandono. Un'area di diverse centinaia di metri quadrati che sarebbe potuta diventare strategica per la cultura della nostra città. E invece è entrata in quel lungo elenco di spazi negati alla cittadinanza".

Ad oggi, come fanno notare alcuni cittadini attraverso le pagine del sito www.cantierizisa.it, 'soltanto 6 padiglioni su 19 sono utilizzabili e, tra questi 6, quelli concessi all'Accademia di Belle Arti non lo sono ancora a causa della mancata messa in sicurezza delle strutture. Per non parlare degli spazi altrimenti utilizzabili e inspiegabilmente chiusi (ci dicono per problemi burocratici), come la sala cinema da 500 posti, idealmente annessa alla Filmoteca regionale ma ad essa mai consegnata'.

"È preoccupante che, a fronte di anni di anni di silenzio, - continua Ferrandelli – solo a ridosso delle elezioni, l'Amministrazione si svegli e decida di pubblicare un bando che temo possa favorire i soliti "amici" a discapito delle tante maestranze locali che meriterebbero di poter usufruire di tali spazi. Credo che un'azione frettolosa come questa possa portare solo danni ad una città già culturalmente mortificata. Credo che debba essere la futura Amministrazione a predisporre un piano e i rispettivi bandi, per non dover fare i conti con un'eredità pesante e difficile da gestire".

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10 novembre 2011
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