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Sul ponte sventola bandiera blu... Anche quest'anno la Fee ha assegnato le ''bandiere del mare pulito''

17 maggio 2007

Quest'anno lungo le coste italiane si vedrà sventolare qualche ''Bandiera Blu'' in più, le bandiere del ''mare pulito'' assegnate dalla Fee (Fondazione per l'educazione ambientale) in collaborazione con i Consorzi obbligatori per la raccolta delle batterie (Cobat) e degli oli esausti (Coou), ai Comuni rivieraschi e agli approdi turistici.
Sono diventate infatti 96 (sei in più rispetto a un anno fa), comprese quattro ''bandiere'' che in realtà riguardano località lacustri. In crescita a 54 anche gli approdi che rispettano l'ambiente, con due vessilli in più in un anno.
La Toscana con le sue 15 bandiere mantiene il primato e lo migliora con una località in più premiata. Al secondo posto la Liguria con 13 bandiere (+1), seguita da Marche 12 (+1) e Abruzzo (+2). L'Emilia Romagna sale a 9 con una bandiera in più a Riccione; bene anche la Campania (+2) grazie a Pisciotta e Agnone-Capitello: tutte le 9 bandiere campane sono in provincia di Salerno.

Veneto e Lazio mantengono 4 bandiere ciascuna, raggiunte dalla Puglia (-2). Stabili la Sicilia con 3 [Pozzallo (Ragusa); Menfi (Agrigento); Fiumefreddo di Sicilia (Catania)] e il Friuli-Venezia Giulia (2). Il Piemonte aggiunge una bandiera (Cannobio) e va a quota 2 con i laghi; anche il Molise sale a 2 grazie a Campomarino. Scende la Calabria che da 4 passa a 2 perdendo Scilla e Catanzaro Lido. Una bandiera alla Sardegna. Un vessillo anche alla Lombardia (per i laghi) e Basilicata (Maratea). Tra le località lacustri c'è Scanno (Abruzzo).
Bisogna anche dire che l'Italia si colloca in ottima posizione per quanto riguarda la graduatoria dei paesi mediterranei, posizionandosi fra le prime dieci.

Nonostante l'alto numero di candidature, in generale il Sud è ancora penalizzato a causa della scarsa capacità di gestione dei rifiuti. Il parametro della raccolta differenziata è infatti tra quelli considerati, assieme ad acque pulite, perfetta depurazione, aree pedonali, piste ciclabili, aree verdi, arredo urbano, agevolazioni per i portatori di handicap, che sono i criteri ai quali i comuni devono rispondere per ottenere il riconoscimento di qualità.
Riconoscimento che però non è parso molto gradito in molte delle località premiate, da altrettanti frequentatori delle spiagge cui sventolerà il vessillo che intervenendo in diversi blog hanno denunciato l'inappropriatezza di alcune assegnazioni nonché lo stupore rispetto alla quasi totale mancanza delle località della Sardegna.

Secondo il ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio: ''Le bandiere blu sono un'iniziativa importante, un modo per richiamare l'attenzione sulla qualità del mare, sulla balneazione, sul concetto di un turismo sostenibile che nella zona più turistica del pianeta, che è il Mediterraneo, è particolarmente rilevante e soprattutto in Italia ha significato anche una responsabilizzazione progressiva degli amministratori locali''. ''Gli amministratori locali - ha continuato il ministro durante la presentazione delle ''Bandiere Blu 2007'' - si sono resi conto sempre di più che tutelare il mare durante tutto l'anno è esattamente un modo di praticare quella qualità di cui parliamo tanto ma che molto spesso poi nella quotidianità delle scelte non riesce a diventare una priorità dell'azione di governo né locale né nazionale. Come ministero dell'ambiente io come primo atto ho aggiunto la tutela del mare alla denominazione del ministero che presiedo ed è la prima volta nella storia d'Italia che il termine mare risulta tra i titoli di uno dei ministeri del paese nonostante che gli 8mila chilometri di costa c'erano durante il Regno d'Italia ci sono durante la Repubblica''.
''Il mare non è una discarica
- ha poi concluso Pecoraro Scanio -. Il Mediterraneo è solo lo 0,8% di tutti i mari del mondo ma sopporta un carico del 30% di tutto il trasporto del pianeta. E allora il Mediterraneo è una priorità della tutela ambientale del mondo, è il luogo più turistico del pianeta, il luogo dove sono vissute delle grandi civiltà e dove noi dobbiamo dare prova che la civiltà non è solo un cosa che appartiene al passato ma è la capacità di governare la modernità e l'innovazione''.

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17 maggio 2007
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