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Sull'apertura anticipata della caccia in Sicilia. Le Associazione ambientaliste presentano ricorso urgente al TAR

01 settembre 2006

Le Associazioni ambientaliste presentano un ricorso urgente al TAR: violate le norme nazionali e comunitarie a tutela delle zone pi protezione speciale.

Il Club Alpino Italiano sez. Sicilia, la LAV, Legambiente e il WWF hanno impugnato dinanzi al TAR il calendario venatorio, emanato recentemente dall'Assessorato Regionale all'Agricoltura e Foreste, per violazione a numerose disposizioni nazionali e comunitarie sulla protezione della fauna selvatica.

Le violazioni più clamorose riguardano:
1) La preapertura della caccia al 2 settembre nelle Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite dall'Unione Europea. Con il recente decreto legge 251 del 16/08/06, emanato e pubblicato prima della pubblicazione del calendario venatorio regionale, il Governo Nazionale ha deciso che la caccia nelle ZPS può essere esercitata per l'anno 2006-2007 solo a partire dalla terza domenica di settembre. E questo sia per obblighi comunitari sia per evitare ulteriori procedure di infrazione alla Direttiva 79/409 e la non approvazione dei Programmi di Sviluppo Rurale.
2) Il mancato espletamento della preventiva Valutazione di Incidenza relativa al Piano faunistico venatorio regionale per l'impatto sulle Zone di Protezione Speciale ed i Siti di Importanza Comunitaria.

La gravità della situazione è rappresentata dal fatto che i competenti uffici dell'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente avevano proposto il divieto di caccia nelle Zone di Protezione Speciale.

Per le Associazioni il nuovo calendario venatorio è solo frutto di una decisione politica. L'Assessore Giovanni La Via inizia proprio male il suo mandato. Già in data 24 luglio e 7 agosto le Associazioni ambientaliste avevano chiesto con urgenza un incontro con l'Assessore all'Agricoltura e Foreste, proprio su piano faunistico venatorio, calendario venatorio ed applicazione delle direttive comunitarie. L'Assessore ha ritenuto di non concedere gli incontri richiesti.
L'altro ieri sulla stampa, dopo la diffida presentata dalle Associazioni, l'Assessore ha dichiarato di avere chiesto chiarimenti al Ministero. Ma i Ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura, con una nota congiunta del 24 agosto scorso, hanno già comunicato alle Regioni che la caccia nelle ZPS può essere esercitata soltanto a partire dal 17 settembre. L'unica cosa che dovrebbe fare l'Assessore La Via è l'immediata modifica in autotutela del calendario venatorio.
Se ciò non dovesse avvenire prima di sabato, giorno della prevista apertura della caccia, le associazioni chiederanno all'Unione Europea di applicare come sanzione il blocco dei finanziamenti comunitari per le politiche rurali.


L'opuscolo della Regione

''Il cacciatore ama la natura''
La LAV al presidente Cuffaro: ''Provocazione, beffa o ipocrisia?''

''Il cacciatore rispetta il patrimonio faunistico perché è di tutti, tutela l'ambiente e lo preserva dagli incendi, ama la natura e la difende''.
Così si legge, con caratteri ben evidenti, sull'opuscoletto pubblicato dalla Regione Siciliana riportante il 'Calendario Venatorio 2006-2007', in distribuzione gratuita presso tutti i Comuni dell'Isola: una chiara presa di posizione - unilaterale e 'filodoppiette' - della Regione, che ha pensato bene di usare i fondi pubblici per tale 'campagna pubblicitaria' a favore della caccia, la cui apertura è prevista in Sicilia il prossimo sabato 2 settembre, con due settimane di anticipo rispetto alla data fissata dalla legge statale 157/92.
''Non si comprende se si tratti di una provocazione, una beffa o un tentativo ipocrita di rivalutare l'immagine di chi esercita un'attività violenta, crudele e distruttiva - dichiara Ennio Bonfanti, della LAV in Sicilia -; di certo è inaccettabile la scelta di abbandonare quantomeno la doverosa equidistanza che una Istituzione pubblica dovrebbe mantenere su tali questioni. Com'è possibile dichiarare sfacciatamente che colui il quale spara ad un animale selvatico 'ama la natura'? Forse uccidendo 10 tortore al giorno (come consente il Calendario) si 'tutela l'ambiente'? E stroncare la vita di un'allodola, piccolo migratore pesante meno della cartuccia usata per ucciderlo, vuol dire 'difendere la natura'?''.

''Chiunque dotato di buonsenso comprende che la caccia è un'attività di depredazione della natura e di massacro degli animali, ma evidentemente il Presidente Cuffaro vede nelle doppiette dei pacifici e gioiosi strumenti pro-ambiente. Secondo la LAV - prosegue Bonfanti - questa iniziativa della Regione dovrebbe far ridere per la sua goffaggine, ma purtroppo non si può cancellare l'amarezza per la strage infame che la caccia procura per il solo divertimento sadico di pochi individui che amano sparare con fucili automatici a pochi grammi di piume. D'altronde, cosa ci si poteva attendere da una Regione che ha una legislazione sulla caccia permissiva al massimo e che considera i cacciatori le uniche 'specie protette'? Al Presidente Cuffaro ricordiamo che l'art. 1 della legge 157/92 qualifica la fauna come 'patrimonio indisponibile dello Stato': la Regione, quindi, dovrebbe occuparsi della sua rigida tutela piuttosto che di promuoverne la caccia...''.

INFO
LAV Sicilia
Tel. 333.2210604

www.lavpalermo.it
LAV Nazionale
Tel. 06.4461325 - 339.1742586
www.lav.it

 

 

 

 

 

 

 

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01 settembre 2006
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