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Sulla "collina del disonore" il centro buddhista Muni Gyana

Il Comune di Palermo ha assegnato con bando il bene confiscato alla mafia ai buddisti siciliani

12 dicembre 2016
Sulla ''collina del disonore'' il centro buddhista Muni Gyana

(Articolo di Giusi Spica, foto di Mike Palazzotto - Repubblica/Palermo.it)

Il Venerabile Lama Monlan si affaccia dalla terrazza e scorge un piccolo spicchio del golfo di Mondello. Visto da qui sembra un lago dalle acque bianche, come quelli che si vedono dalle Montagne sacre. Un pezzo di Tibet, a Pizzo Sella. È qui, nella "collina del disonore" simbolo dell’abusivismo edilizio di Palermo, che i buddisti di Sicilia proveranno a cancellare quello scempio con il Dharma. In una delle villette costruite dalla società della sorella di Michele Greco, il "Papa" della mafia, arrivano i monaci tibetani. Il comune di Palermo ha assegnato con bando il bene confiscato al centro buddhista Muni Gyana e sette associazioni in rete di matrice buddista.

Nel salone dalle mura gialle, tappezzato di immagini del Buddha, il sindaco di Messina Renato Accorinti mostra la solita maglia blu a maniche corte con la scritta "Free Tibet". «Sono qui in veste privata - spiega alla colorata platea - ma anche questo è fare politica. Perché la politica è la più alta forma di spiritualità. Non quella delle caste e delle ruberie che oggi è al potere».
Il cantautore Franco Battiato, guest star dell’inaugurazione, sta fianco a fianco con il Maestro che ha conosciuto negli anni Ottanta: «Con l’andare avanti degli anni - dice - ho sempre più accettato il concetto di morte e di fine della vita. Credo che un centro come questo avrà un effetto benefico su tutti». Buddista dichiarato, sembra già immerso in meditazione quando il Lama prende la parola per una benedizione quasi cantata.

«È importante pensare, crescere e operare nel rispetto di tutti, siano essi animali o uomini o anime - dice il Venerabile - per questo motivo il principio fondante della nostra religione sta nella non violenza».
E alla fine offre la kata, la sciarpa bianca con la raffigurazione degli otto simboli del buon auspicio, alla direttrice del centro Lucia Geraci, al delegato del sindaco, il consigliere Juan Catalano Ugdulena, a Nadia Spallitta e agli altri ospiti.

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12 dicembre 2016
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