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Sulla produttività dei precari secondo Crocetta...

La norma che prevede l'utilizzo dei precari della pubblica amministrazione nel settore privato, non convince tutti

21 dicembre 2012

Nei giorni scorsi la giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha approvato un disegno di legge sui precari della Regione siciliana. Due delle norme inserite nel Dl prevedono l’assegnazione di un punteggio maggiore per quelle imprese che, partecipando alle gare pubbliche in Sicilia, accetteranno di assumere per la durata dell'appalto almeno il 20% dei precari della Regione e degli enti locali, una platea di circa 25 mila persone.
Un criterio, questo, "che scardina il modo in cui finora è stato gestito il precariato - ha detto Crocetta - Da oggi si deve parlare di precariato produttivo, ne ho discusso anche con Confindustria che ha accolto con favore queste norme".
Il governo predisporrà una lista dei precari che saranno distinti in base alle funzioni in modo tale che le imprese potranno attingere le professionalità necessarie. Alla fine dell'appalto il personale precario ritornerà in carico alla Regione, riacquistando lo status che viene sospeso durante il rapporto con le imprese private (LEGGI).

La norma, però, non convince tutti. Ad esempio, secondo Massimo Bontempo del Movimento dei giovani lavoratori, il disegno di legge sembra "una proposta campata in aria, sono scettico come lavoratore e come sindacalista". Per il sindacato più rappresentativo dei 18 mila lavoratori a tempo determinato degli enti locali si tratta "di uno spot pubblicitario".
Per la Cgil "i propositi di Crocetta sono condivisibili, ma non conosciamo il modo in cui intende affrontare la questione", dicono Michele Pagliaro, della segreteria regionale e Michele Palazzotto, segretario della Funzione pubblica. "Ci auguriamo che l'Ars approvi quanto prima la proroga, altrimenti si aprirebbe un grosso problema per molti lavoratori".
Secondo la Uil Sicilia "non tutti i precari sono uguali - spiega il segretario generale Claudio Barone -. Hanno diverse posizioni lavorative. Per questo crediamo che una norma efficace debba avere come presupposto una mappatura di questi lavoratori".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]

 

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21 dicembre 2012
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