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Sulla sicurezza scolastica. La rischiosa ''avventura'' quotidiana che i nostri figli vivono andando a scuola

13 settembre 2006

Se pensiamo che uno dei luoghi meno sicuri, per quanto riguarda l'incolumità fisica della persona, è la scuola dove i nostri figli vanno ogni mattina per diventare la società del domani, beh, non è difficile immaginarci che il futuro vedrà una società parecchio claudicante.
Purtroppo, la situazione non è incoraggiante, e se vogliamo stilare una classifica della sicurezza nelle scuole il risultato è pessimo: più di una scuola su dieci, infatti, non è sicura affatto, e più di un quarto degli edifici scolastici italiani non raggiunge nemmeno la sufficienza.
E' codesto triste quadro ad emergere dall'ultimo Rapporto sulla sicurezza scolastica di CittadinanzAttiva, che sarà presentato il prossimo 28 settembre con una conferenza stampa a Roma.

Una classifica che consegna le sue ''maglie nere'' (indovinate a chi? Ma certo alle scuole del Sud e delle Isole!) ma che descrive una geografia dell'insicurezza scolastica che non risparmia nessuna regione della Penisola.
A mancare sono soprattutto i certificati di agibilità statica (il 53% degli edifici ne è privo), quello di agibilità igienico-sanitaria (assente nel 52% dei casi) e quello di prevenzione incendi (assente nel 64% delle scuole).
Le uscite di emergenza poi sono assenti nel 17% dei casi o ostruite nel 43%, le scale di sicurezza assenti per il 27% delle scuole o destinate solo ad alcune parti dell'edificio nel 15% di esse.
E non sono solo uscite e scale ad essere danneggiate o fuori norma, anche le facciate interne o esterne del 25% delle scuole versano in condizioni di degrado, con lesioni strutturali, e nel 41% si riscontrano crolli dell'intonaco.
E un altro tema caldo in termini di sicurezza nelle scuole è l'attrezzatura degli edifici in caso di sisma, fanno sapere gli esperti di Constructa, forum delle costruzioni attento alle innovazioni a 'misura d'uomo'. In Italia, infatti, circa il 70% degli edifici scolastici non sono stati progettati per resistere al terremoto. Il 60% può sopportare scosse medie, ma solo il 30% di quelli costruiti dopo il 2003 rispetta criteri antisismici adeguati, come prevedeva la normativa entrata in vigore in quell'anno. A novembre il forum chiamerà a raccolta i protagonisti delle costruzioni, invitandoli a discutere delel tecnologiche e delle ricerche volte a migliorare gli edifici scolastici.

CittadinanzAttiva quindi, rivolge delle richieste precise al ministro della Pubblica Istruzione: ''Al ministro, che in questi giorni ha ribadito la impraticabilità dei tagli per la nostra scuola, chiederemo risorse aggiuntive per mettere in sicurezza gli edifici - dice Adriana Bizzarri, responsabile Scuola di Cittadinanzattiva -. Fondi da reperire, ad esempio, facendo ricorso alla fiscalità ai diversi livelli o rinunciando ad alcune grandi opere, oppure proponendo ad imprese private e cooperative, nell'ambito di programmi di responsabilità sociale, di contribuire all'adeguamento delle nostre scuole, mediante forme di adozione di esse o parte di esse''.

- Lo spot della III campagna ImparareSicuri di CittadinanzAttiva

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13 settembre 2006
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