Sulla strada dell'approvazione il referendum ''siciliano''
L'iter della riforma è già a metà.
E' passata la proposta del governo Cuffaro che limita il ricorso alla consultazione popolare solo alle norme relative al sistema elettorale, alla nomina e alla revoca degli assessori e alle incompatibilità.
Fermi, per adesso, il referendum abrogativo e propositivo e l'iniziativa legislativa popolare. Sono stati dichiarati improponibili infatti gli emendamenti delle opposizioni che puntavano ad estendere l'istituto anche ad altre ipotesi. L'Assemblea ha dato il via libera però all'articolato del disegno di legge, rinviando a domani l'approvazione definitiva. Stessa sorte per la proposta di legge che istituisce la commissione speciale per la modifica dello Statuto.
Il presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro si dice soddisfatto per gli esiti dell'esame in aula delle iniziative sul referendum.
In attesa del voto finale, il governatore sostiene che "il disegno di legge di iniziativa governativa è uno strumento indispensabile che avvia anche in Sicilia la stagione delle grandi riforme e conferma il clima di collaborazione tra il governo e l'Assemblea regionale".
Ma Cuffaro non esclude che il ricorso al referendum possa essere esteso. Sostiene di condividere infatti l'impegno dell'assessore agli Enti locali Antonio D'Aquino di portare all'esame dell'Ars la normativa relativa all'istituzione del referendum consultivo, propositivo e abrogativo previsto dall'articolo 13 bis dello statuto e la disciplina per la presentazione di progetti di legge di iniziativa comunale e provinciale.
"I referendum - ha concluso Cuffaro - sono importanti strumenti della vita politica della regione, e questo governo intende al più presto dotarsene".