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Sulle elezioni aperte solo ai partiti...

Il MoVimento 5 Stelle contro il ddl presentato al Senato dal Partito Democratico

21 maggio 2013

Fa discutere il ddl presentato al Senato dal Pd, targato Zanda-Finocchiaro, finalizzato a introdurre una disciplina organica dei partiti politici.
"Il mancato acquisto della personalità giuridica - si legge tra l'altro nella relazione del ddl - precluderà l'accesso al finanziamento pubblico e la partecipazione alle competizioni elettorali". "Si ritiene che una legge sui partiti - si legge ancora - debba stabilire i contenuti minimi dello statuto, alcuni principi generali, ai quali dovranno attenersi tutti i partiti che intendono concorrere alla determinazione della vita politica, pena la perdita dei rimborsi per le spese elettorali o di ogni ulteriore eventuale forma di finanziamento pubblico. Questo - si chiarisce - non impedirà a una semplice associazione o movimento di fare politica".

Beppe Grillo, commentando il ddl sul suo blog, va all'attacco del Pd: "Il MoVimento 5 Stelle non è un partito, non intende diventarlo e non può essere costretto a farlo. Se la legge anti MoVimento di Finocchiaro e Zanda del pdmenoelle sarà approvata in Parlamento il M5S non si presenterà alle prossime elezioni". Nel caso in cui il ddl dovesse passare, "i partiti - rimarca il leader M5S - si prenderanno davanti al Paese la responsabilità di lasciare milioni di cittadini senza alcuna rappresentanza e le conseguenze sociali di quello che comporterà".
Grillo lancia poi su Twitter l'hashtag #nonsiamounpartito, avviando la discussione sulle misure che escluderebbero dal voto i soggetti senza personalità giuridica e statuto pubblicato in Gazzetta: un divieto che dunque potrebbe scattare anche per i 5 Stelle.

Il Partito democratico chiarisce però che "l'interpretazione secondo la quale il Pd avrebbe presentato la legge di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione sui partiti per bloccare e andare contro i 'movimenti' è una forzatura deformante, che finisce per diventare una operazione di disinformazione". "Il Pd ha lanciato da tempo l'idea che per il rinnovamento della politica sia necessario applicare l'articolo 49 della Costituzione e prevedere meccanismi di democrazia e di trasparenza per l'attività di ogni forza politica - spiega una nota dell'Ufficio stampa -. Non si tratta di norme per chiudere la partecipazione. Al contrario, la legge serve per garantire la trasparenza della vita interna dei partiti e la stessa partecipazione".

Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali del Pd, puntualizza: "La proposta di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione non è, malauguratamente per chi ne scrive e per chi vi trova elemento di polemica, una succulenta notizia che rivelerebbe l'avversione del Pd per il Movimento 5 stelle. Il ddl è infatti presentato nell'identico testo in cui venne depositato nella precedente legislatura, sia alla Camera che al Senato e riguarda tutti i partiti. Era (e resta) un pezzo di programma del Pd".

"Cose da Partito Democratico", scrive sulla sua pagina Facebook Roberto Fico (M5S). "Anna Finocchiaro invece di discutere dell'ineleggibilità di Silvio Berlusconi - scrive Fico - magari stabilendo una linea dura e una battaglia senza precedenti nella giunta delle elezioni preferisce presentare un disegno di le.gge anti-movimenti al fine di attaccare il movimento cinque stelle. Complimenti vivi alla senatrice della Repubblica!! Il movimento cinque stelle sta preparando con forza il percorso e le motivazioni da presentare in giunta per l'ineleggibilità di Silvio Berlusconi", conclude Fico.

Anche la base del Movimento 5 Stelle è in rivolta contro il Pd: "Se passa una cosa del genere viene la guerra civile". Sul blog di Grillo va in scena una vera e propria sommossa. "Questi fanno proprio schifo - scrive Gennaro, il suo tra i commenti più gettonati - anzi ribrezzo. Vogliono sopravvivere a loro stessi a spese degli italiani con una legge truffa. Che gente di m...!". "Ecco cosa sanno fare quelli del Pd - denuncia un altro militante - ora dobbiamo condividere e diffondere tutto! Subito! Qua è guerra! Guerra! O la democrazia o la rivoluzione armata!". "E voi saresti democratici? - attacca un altro grillino - Mi fate schifo!".

[Iinformazioni tratte da Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno]

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21 maggio 2013
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