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Sullo spreco alimentare domestico

Gettiamo nella spazzatura 8,1 miliardi l'anno di cibo, ovvero 6,5 euro settimanali a famiglia

10 luglio 2014

Gli italiani desiderano un Paese vigile contro gli sprechi, ancor più che un’Italia equa, sicura e tollerante. È quanto emerge dal Rapporto sullo spreco alimentare domestico dell’Osservatorio sui temi dell’alimentazione, dell’agricoltura, dell’ambiente e della sostenibilità Waste Watcher - Knowledge for Expo.
Secondo la ricerca presentata nei giorni scorsi, gettiamo nella spazzatura 8,1 miliardi l’anno, ovvero 6,5 euro settimanali a famiglia, per 630 grammi circa di cibo sprecato. La tendenza è quella di un miglioramento da questo punto di vista, dato che gli sprechi erano di 8,7 miliardi a ottobre 2013.

Il 63% delle 1500 persone che hanno partecipato al sondaggio desidera desiderano un’Italia vigile contro gli sprechi, prima ancora che equa (39%), solidale (22%), tollerante (12%), sicura (42%) e rispettosa dell’ambiente (47%). L’81% degli italiani controlla se il cibo è scaduto (era il 63% a gennaio) e il 76% vorrebbe poter portare a casa il cibo avanzato al ristorante (il 30% lo fa con frequenza). Gli intervistati si augurano il lancio di campagne anti spreco mirate nelle scuole e sollecitano un sistema chiaro di etichettatura dei prodotti. A tal proposito, l'83% dichiara di conoscere la differenza tra le etichette "data di scadenza" e "preferenza di consumo", ma solo il 67% di chi sostiene di saperlo ha dimostrato di conoscere realmente il significato.

Sempre a proposito di etichettatura, il ministro della Politiche Agricole, Maurizio Martina, ha commentato: "Questo è un tema che stiamo discutendo a livello europeo. Noi non siamo contrari alla rivisitazione del sistema di etichettatura dei prodotti, purché la discussione sia legata al tema della qualità dei prodotti alimentari. La sfida è quella di mettere l’informazione sullo stesso tema della qualità". Martina ha inoltre spiegato come "Expo sia un’occasione formidabile per preparare l’Italia a combattere lo spreco. In particolare, stiamo lavorando al lancio già dal prossimo anno scolastico, di un programma educativo nelle scuole primarie sul tema dell’educazione alimentare, che toccherà anche il tema della lotta allo spreco".

"A livello mondiale un quinto degli sprechi proviene dalle case. Il valore economico è enorme, più o meno pari al Pil di uno stato come la Svizzera, e anche la produzione mondiale di Co2 legata agli sprechi alimentari è molto alta: se paragonata a quella degli Stati, è la terza dopo Stati Uniti e Cina", ha dichiarato Andrea Segre di Last Minute Market durante la presentazione del Rapporto. "Questo è un rapporto ampio che ci permetterà di approfondire i dati, facendo correlazioni importanti", ha aggiunto Segrè. Il ministro Martina ha poi concluso dicendo che "l'impegno contro gli sprechi sarà importante durante Expo, ma anche nei mesi precedenti del semestre italiano di presidenza europea".

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10 luglio 2014
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