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Sullo stop dei vaccini antinfluenzali della Novartis

Il ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco hanno disposto un divieto immediato a scopo cautelativo

26 ottobre 2012

Il ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) hanno disposto il divieto immediato a scopo cautelativo, e in attesa di ulteriori indagini, dell'utilizzo dei seguenti vaccini antinfluenzali: Agrippal; Influpozzi sub unità; Influpozzi adiuvato; Fluad. Sono prodotti dall'azienda Novartis.
Ai cittadini è richiesto di non acquistare né utilizzare tali vaccini fino a nuova comunicazione in proposito, si sottolinea in una nota.
L'Aifa, sulla base della documentazione presentata dall'azienda, ha stabilito la necessità di ulteriori verifiche circa la qualità e la sicurezza degli stessi, dal momento che questi potrebbero presentare una aumentata reattogenicità, cioè la capacità di indurre effetti collaterali e reazioni indesiderate. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, sta seguendo da vicino la situazione.

"Novartis ritiene doveroso precisare di aver agito con correttezza. Non appena il problema è stato identificato internamente, il lotto di vaccini influenzali in questione è stato messo in quarantena dalla stessa azienda e contestualmente sono iniziate le doverose indagini. La documentazione relativa a queste indagini, una volta conclusa, è stata immediatamente condivisa, come da procedura, con l'Agenzia italiana del farmaco al termine della valutazione interna". A precisare di aver agito nel pieno rispetto delle regole è la stessa Novartis, dopo il blocco a scopo cautelativo da parte del ministero della Salute e dall'Aifa.

Secondo Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, "dalle informazioni disponibili al momento non sembrerebbero esserci pericoli seri per la salute dei cittadini. Il blocco dei vaccini Novartis dovrebbe essere legato a un aumento della reattogenicità, vale a dire l'aumento di quei piccoli effetti collaterali che possono presentarsi dopo una vaccinazione antinfluenzale: dolore locale, arrossamento, febbricola che si risolve in uno-due giorni". "Si tratta - ha aggiunto Pregliasco parlando con Adnkronos Salute - di piccoli effetti non significativi e che non provocano gravi danni per la salute. Allo stato delle cose e dalle informazioni che circolano il problema sembrerebbe limitato a questo".
Sta di fatto che quella 2012-2013 si sta rivelando una stagione difficile per i vaccini: "Le aziende - ha spiegato l'esperto - hanno dovuto prima fronteggiare una carenza di reagenti (uova embrionate di pollo), poi il fatto che uno dei 3 virus (H3N2) era 'pigro', cioè non si replicava abbastanza nelle uova". Quindi il caso dei vaccini Crucell, bloccati una settimana fa, e ora lo stop ai prodotti Novartis.
Per Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale), lo stop ai vaccini antinfluenzali Novartis "può determinare un calo della fiducia dei cittadini nei confronti della vaccinazione contro l'influenza. Un calo stimabile in un 20-30%". "Questo possibile calo della fiducia - ha aggiunto Milillo - ci farebbe tornare indietro rispetto ai traguardi giù raggiunti nella prevenzione delle complicanze legate all'influenza".

Intanto il Codacons chiede che si apra un'inchiesta per fare chiarezza su tutta la vicenda. "Vogliamo capire cosa sta succedendo, e come sia possibile che numerosi vaccini antinfluenzali siano ritirati dal commercio o vietati - ha spiegato il presidente del Codacons, Carlo Rienzi - Dopo il caso dei vaccini prodotti dalla Crucell, ora anche la Novartis finisce nel mirino del ministero e dell’Aifa. Le autorità sanitarie italiane ed europee devono aprire una inchiesta per fare chiarezza e informare correttamente i cittadini". "Il ministro Balduzzi, dopo il nuovo episodio - ha aggiunto - deve dire chiaramente se ci sono o meno rischi per la salute degli utenti, e se ora si registreranno ritardi nella fornitura dei vaccini nel nostro Paese". [Informazioni tratte da Adnkronos Salute]

 

 

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26 ottobre 2012
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