Superati con successo i primi test del vaccino contro la leucemia progettato in Italia

Un altro passo avanti nella lotta contro i tumori è stato fatto in Italia. All'Università di Siena un vaccino terapeutico contro la leucemia mieloide cronica, ha passato con successo i primi test su pazienti e si appresta a entrare nelle successive fasi di sperimentazione.
L'annuncio è stato fatto da Monica Bocchia, ematologo dell'università di senese sulla prestigiosa rivista inglese di medicina ''The Lancet''.

Somministrato insieme ai farmaci tradizionali contro questa leucemia, il vaccino, a base di una proteina tumorale, è riuscito a dare la completa remissione dalla malattia in cinque dei 16 pazienti su cui è stato testato, mentre negli altri ha permesso una significativa riduzione della malattia residua.
Contro la leucemia mieloide cronica, un tumore del sistema immunitario, oggi vengono usati il Gleevec e l'Interferone. Però non sempre queste molecole da sole ce la fanno a portare il malato in fase di remissione, ovvero alla scomparsa delle cellule tumorali.
Inoltre molti pazienti diventano resistenti al trattamento con Gleevec e, mentre molte case farmaceutiche sono in corsa per mettere a punto molecole di nuova generazione per ovviare al problema della resistenza al farmaco, un vaccino terapeutico potrebbe essere una soluzione concreta alla neoplasia.

Il vaccino, basato su una proteina tumorale che insegna alle difese del corpo ad attaccare le cellule malate, è stato iniettato, una dose ogni due settimane, per sei volte e ha permesso la progressiva riduzione della malattia.
I dati preliminari raccolti dalla ricerca indicano che il vaccino, utilizzato insieme alle cure convenzionali, potrebbe favorire la scomparsa della malattia residua.