Sviluppo tecnologico e consulenza alle aziende il binomio vincente di Sviluppo Italia
Settantotto imprese del Sud, di cui venti siciliane, coinvolti nel programma della holding
I piani di lavoro da portare avanti, nei prossimi anni, sono stati presentati dalla holding nelle sede dell'Assindustria di Palermo qualche settimana fa, alla presenza dell’amministratore delegato siciliano di Sviluppo Italia, Vincenzo Paradiso, del responsabile del progetto di digitalizzazione, Roberto Saliola, e del presidente di Assindustria Palermo, Giuseppe Costanzo. E' in programma anche la costituzione della società mista "Sicilia Innovazione" con la partecipazione della la Regione siciliana, la Regione Veneto, Sviluppo Italia Sicilia, Assindustria Palermo, Banca Nuova e Università di Palermo. Si attende soltanto la firma del protocollo d'intesa fra le due regioni.
In collaborazione con "Veneto Innovazione", la nuova Spa opererà per il trasferimento di know-how nelle aziende. Ruolo da protagonista avrà la Regione Siciliana diventando azionista di riferimento entro il 2006. Il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca) ha stanziato fondi per 4 milioni di euro per finanziare il programma new economy. Saranno coinvolte 78 imprese del Sud di cui 20 siciliane. 50 mila euro sono stati stanziati per fare consulenza alle industrie nella scelta dei programmi per l'organizzazione aziendale via Intranet, per la realizzazione del software personalizzato e per un assistente che nei primi 10 mesi aiuti l'azienda nella gestione del software. Le società di consulenza individuate saranno Teorema e Gesca per la Sicilia.
Il 12 agosto scorso, invece, è stato pubblicato il bando per le imprese, con scadenza fissata al 10 novembre.
Per le aziende sarà un vero toccasana! Si potranno informatizzare infatti, operazioni come la gestione delle spedizioni, il versamento degli stipendi, gli acquisti e la programmazione della produzione. Presentare la domanda è semplice. Basta collegarsi al sito sviluppoitalia.it e inviarla alla sede romana della holding. Ci sono, comunque dei criteri selettivi. Le industrie devono avere da 5 a 50 dipendenti, con un fatturato da 500 mila a 7 milioni di euro non essere dei settori agroalimentare e trasporti. Per l'attivazione della rete a banda larga, invece, sono previsti 270 milioni di euro entro due mesi per la realizzazione delle centrali di interconnessione e dei servizi. Dal prossimo gennaio si spera infatti, di portare il servizio cablato in 210 aree industriali e in 67 capoluoghi tra cui anche Palermo. L'Università di Palermo e di Catania, rispettivamente per un piano di investimenti di 5 e 4 milioni di euro si occuperanno dello sviluppo della telefonia. Infine sette incubatori, strutture per assistere le aziende, nasceranno entro il 2005.