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Svolta l'Operazione Spiagge e fondali puliti 2011: pulita la spiaggia di San Giovanni Li Cuti a Catania

30 maggio 2011

Svolta l'edizione 2011 di Spiagge e Fondali Puliti, il tradizionale appuntamento di Legambiente per la pulizia e la tutela delle nostre spiagge. Un'azione di sensibilizzazione che intende ogni anno promuovere una maggiore attenzione alla tutela delle coste sia attraverso un gesto concreto di pulizia ma anche invitando i cittadini meno attenti a non sporcare e le amministrazioni pubbliche ad investire di più per controllare e difendere il territorio da abusi e illegalità.
In provincia di Catania la manifestazione si è svolta nella spiaggia di San Giovanni Li Cuti, tradizionale ritrovo al mare per migliaia di catanesi.
I volontari di Legambiente, ai quali si sono uniti cittadini e bagnanti presenti nell'area, in poche ore hanno ripulito dai rifiuti abbandonati o spiaggiati dalle mareggiate un vasto tratto del litorale riempiendo numerosi sacchi di rifiuti. Moltissime le cicche di sigaretta abbandonate nella spiaggia che sono state raccolte; per tale motivo i volontari di Legambiente hanno regalato ai bagnanti fumatori numerosi contenitori da spiaggia per i mozziconi di sigarette.
Alcuni partecipanti all'iniziativa si sono trasformati in sandwich man per ricordare gli appuntamenti referendari del 12 e 13 giugno riscuotendo interesse tra i bagnanti.
L'iniziativa è servita anche a sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio della privatizzazione delle spiagge italiane: le spiagge e le coste devono essere accessibili e fruibili da tutti i cittadini e non possono essere cedute ai privati in cambio di pochi euro allo Stato o alle amministrazioni locali.
Sul sito di Legambiente Catania è possibile firmare la petizione on line per chiedere di fermare le previsioni del Dl sviluppo che riguardano il demanio costiero italiano, per stabilire l'obbligo delle gare per tutte le concessioni balneari, con un tempo massimo delle concessioni di 6 anni, per garantire che almeno il 50% delle spiagge in ogni Comune sia lasciato per la libera fruizione dei cittadini e, infine ma non di minore importanza, tutelare le coste italiane da qualsiasi nuovo intervento edilizio.

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30 maggio 2011
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