Taglia qua, accorcia la, diminuisci su, restringi giù... Voci e indiscrezioni sulla Finanziaria 2006
Chi vivrà vedrà la nuova Finanziaria di Siniscalco
Sono già iniziate a circolare voci e indiscrezioni sulla nuova Finanziaria 2006, e le notizie trapelate non sono certo buone. Rischia infatti di cambiare in peggio la vita degli italiani con i 37 articoli del nuovo documento finanziario preparato dal ministro Siniscalco.
C'è l'ipotesi di ticket regionali sui ricoveri e sui farmaci, ci sono le voci che parlano di nuove tasse comunali che i municipi avranno la possibilità di imporre per compensare i tagli.
A fronte di questi ennesimi, nuovi sacrifici i nostri concittadini, almeno quelli dalle tasche più vuote, avranno un bonus contro il caro-benzina e il caro-riscaldamento, forse di 100 euro.
Per il cittadino torna anche l'obbligo di assicurare la propria casa contro le calamità naturali.
Ma siccome doveva poi arrivare il punto in cui da spremere agli italiani non sarebbe rimasto più niente, nella nuova Finanziaria il governo contempla la possibilità di lottare contro gli sprechi interni: 70 milioni di euro saranno risparmiati nel 2006 su incarichi di consulenza e spese di rappresentanza e 30 sul parco delle celebri auto blu.
Ma andiamo a guardare da vicino, uno ad uno, queste ipotesi e queste voci...
Sanità
Il rospo più duro da digerire saranno sicuramente i nuovi ticket. Senza eufemismi sul ''pacchetto sanità'' il risparmio per il governo è di 2,5 miliardi di euro. Si interverrà naturalmente tagliando i trasferimenti del Fondo sanitario nazionale che per il 2006 sono stimati in 95,5 miliardi di euro.
Il governo, invece di dare 5,5 miliardi in più, ne darà soltanto 3 rispetto ai 90 di oggi.
Per evitare che il taglio si rifletta in una riduzione delle prestazioni sanitarie, per 1 miliardo si risparmierà sull'acquisto dei farmaci (compito affidato all'agenzia del farmaco) e per il resto le Regioni dovranno cavarsela da sole, dunque con ticket o altro, facciano loro.
Enti locali
Qualcosa da risucchiare anche dal ''pacchetto enti locali'' con le cosiddette ''tasse di scopo''. Trattasi di 3 miliardi che verranno rinegoziati all'interno del nuovo Patto di stabilità interno. In cambio il governo aprirà la possibilità ai Comuni di introdurre tasse di scopo, cioè imposte volte ad una specifica necessità, come la costruzione di una infrastruttura o la gestione di un nuovo servizio. Stretta sulla tassazione dei Boc, i bond comunali.
C'è poi il blocco ai contratti a termine statali. Il pacchetto deve dare 1,1 miliardi: si parla di nuovo blocco del turn over allargato anche ai moltissimi contratti a termine di cui vive oggi la pubblica amministrazione.
Lotta all'evasione
Uno dei cardini sui quali si muoverà la manovra è la lotta all'evasione fiscale, sembra incredibile ma è così, almeno. Si tratterà di una stretta sui controlli e sulla disciplina del contenzioso, e la raccolta dei tributi sarà tolta ai singoli istituti di crediti e affidata alla ''Riscossione spa''. Quindi, lotta all'evasione Iva internazionale e all'evasione dei dazi doganali in cifre: 4,3 miliardi.
Nota Bene: Prevista l'estinzione dei debiti contratti prima del 2000 di persone fisiche e società verso lo Stato.
Torna la polizza anticatastrofi
Fortemente voluta da Berlusconi e mai approvata nelle ultime Finanziarie torna la polizza obbligatoria per gli appartamenti contro le catastrofi naturali.
Gordon Brown all'italiana
La regola del 2 per cento, la ''Gordon Brown'', sarà più stringente in alcuni settori ma non colpirà le spese per gli investimenti (di conseguenza saranno liberati 1,5 miliardi di euro). Taglio sui consumi intermedi (dalla cancelleria ai computer) che dovranno scendere del 30 per cento. Tagli alle leggi in essere e a quelle pluriennali: ne faranno le spese per i Paesi in via di sviluppo. In tutto 6,1 miliardi. L'indennità dei parlamentari e degli eurodeputati verrà ridotta del 10 per cento.
Imposta regionale sulle attività produttive
La Finanziaria 2006 taglierà l'Irap. Ormai scontato e atteso da tempo il taglio dell'Irap sarà di 2 miliardi per il 2006, di 7,5 miliardi nel 2007 (saldo e nuovo anticipo) e a regime, nel 2008 costerà 5 miliardi. Non ancora deciso quale meccanismo stabilire: si agirà con un taglio generalizzato? O con interventi mirati?
Carità per i poveri?
Il governo avrebbe intenzione di elargire un bonus per le famiglie bisognose. Questo dovrebbe essere di circa 100 euro e interessare circa 2 milioni di famiglie povere. Sarà varato per decreto e sarà finanziato per 200 milioni con i dividendi dell'Eni e dell'Enel.
La Cgil, assolutamente contraria a questo intervento, lo ha definito inutile ''elemosina''.
Nuovi investimenti
Gli interventi per lo sviluppo sono un totale di 4,6 miliardi. Tra le voci più importanti di questo capitolo rientrano l'esclusione degli investimenti dalla regola del 2% (costo 1,5 miliardi), 500 milioni per il fondo occupazione, 1 miliardo di eccedenza di spesa, 520 milioni per i contratti del pubblico impiego 2004-2005.
Chi vivrà vedrà...