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Tangenti all'ospedale Civico di Palermo

Medici e imprenditori sotto processo dopo l'inchiesta che portò all'arresto del cardiochirurgo Carlo Marcelletti

14 ottobre 2009

Il gup di Palermo Marina Petruzzella ha disposto il rinvio a giudizio dei medici Mario Re e Giustino Strano, rispettivamente primario del reparto di Rianimazione e responsabile del servizio di Medicina iperbarica dell'ospedale Civico; degli imprenditori Anna Leonardi e Adriano Cipriani e di Salvatore Colletto, dipendente della ditta Emolife.
Sono accusati, a vario titolo, di turbativa d'asta, peculato, truffa e falso. Il processo comincerà il 12 gennaio davanti ai giudici della III sezione del tribunale di Palermo. Il rinvio a giudizio è stato disposto anche per le società Emolife s.r.l. e Med Line s.r.l.

La vicenda processuale nasce dall'inchiesta che, a maggio del 2008, portò all'arresto del cardiochirurgo Carlo Marcelletti, poi morto suicida. L'indagine svelò una serie di irregolarità nella gestione degli appalti al Civico e di truffe e peculati ai danni dell'azienda ospedaliera. Il "re dei trapianti" venne accusato anche di produzione di materiale pedopornografico in quanto dalle intercettazioni telefoniche emerse che scambiava messaggi hard con una minorenne.
Ieri il gup ha rinviato a giudizio anche la madre della ragazzina, che sarebbe stata a conoscenza del rapporto tra Marcelletti e la figlia. La donna, risponde, appunto, di produzione di materiale pornografico in concorso.

L'inchiesta, lo scorso marzo, portò il gip a disporre gli arresti domiciliari per l'imprenditrice Anna Claudia Leonardi e per il cardiochirurgo Adriano Cipriani. In carcere, invece, finì l'imprenditore Giuseppe Castorina la cui posizione venne stralciata dopo il patteggiamento. Castorina, legale rappresentante della società Med Line Srl, venne accusato di corruzione, falso in atto pubblico e truffa ai danni dell'ospedale Civico di Palermo, presso il quale esercitava la professione Marcelletti.
Anna Claudia Leonardi, legale rappresentante di un'altra azienda che opera nell'ambito della sanità, la Emolife Srl, fu accusata di corruzione, falso in atto pubblico e truffa sempre ai danni del Civico. Infine, ad Adriano Cipriani, in servizio nel reparto di cardiologia dello stesso ospedale, che era diretto da Marcelletti, furono contestati una serie di episodi di peculato.

Secondo la Procura Leonardi, che al Civico forniva il servizio di perfusione, e Giuseppe Castorina, proprietario della Med Line, ditta di forniture mediche, in cambio di favori, avrebbero dato denaro e fatto regali a Marcelletti e a Cipriani. Per gli inquirenti, nel 2006, Marcelletti avrebbe fatto vincere alla Leonardi la gara per la fornitura del servizio di perfusione al Civico e avrebbe attestato di avere ricevuto, dalla ditta, prestazioni in realtà mai fornite. Le false fatturazioni avrebbero portato nelle casse della società oltre 400 mila euro. In cambio, l'imprenditrice avrebbe dato al medico denaro. Simile la vicenda relativa a Castorina. Anche in questo caso Marcelletti avrebbe finto di acquistare per il suo reparto macchinari e forniture mediche. Secondo gli investigatori, però, le apparecchiature erano già in possesso dell'ospedale. Inoltre, il materiale sanitario venduto da Castorina sarebbe stato quantitativamente inferiore a quello attestato dal primario e pagato dall'azienda.

L'indagine, condotta dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della squadra mobile e dalla Guardia di Finanza, svelò anche che Re e Strano, in cambio di regali che andavano da fette di tonno all'abbonamento per lo stadio, avrebbero chiuso un occhio sui traffici di Castorina, attestando falsamente di avere ricevuto dall'imprenditore una quantità di materiale sanitario superiore a quella realmente conseguita. Per entrambi il gip dispose la sospensione dal lavoro per due mesi. Il provvedimento fu impugnato da Strano. Il ricorso venne accolto dal tribunale del riesame che annullò la misura della sospensione. Oggi, però, la Cassazione, accogliendo la richiesta della Procura, ha annullato l'ordinanza del riesame, rinviando ad altro collegio.

[Informazioni tratte da Ansa.it, La Siciliaweb.it]

- Il "caso Marcelletti" non si è ancora chiuso (Guidasicilia.it, 01/04/09)

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14 ottobre 2009
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