Tartassati d'Italia preparatevi alla ''sanguinosa'' stagione dei sacrifici. Arriva il rincaro d'ottobre
Premettendo che la colpa è del ''caro petrolio''...
Se l'ultimo trimestre del 2005 porterà agli italiani un aumento delle tariffe elettriche (+4,4%), del gas (+3,8%) e della benzina (+9,4%), la colpa è del ''caro petrolio''.
Lo ha anticipato nelle scorse settimane l'Authority per l'Energia: ''I forti e persistenti aumenti dei prezzi internazionali del petrolio degli scorsi mesi che trascinano i costi di produzione dell'elettricità e quelli della materia prima gas, hanno determinato un aumento delle relative componenti tariffarie'', lo conferma oggi una stima del governo indicata nella Relazione Previsionale e Programmatica legata alla Finanziaria.
La relazione, che prevede ''un ulteriore rialzo delle tariffe del gas metano per il mese di ottobre'', spiega anche che le tariffe per i trasporti in tutto il 2005 saliranno del 12%, sempre per colpa del caro petrolio. ''In particolare, nel settore aereo - è scritto - l'aumento della sovrattassa carburante dovrebbe condurre in media nel 2005 ad un rialzo dei prezzi dei voli aerei nazionali del 20% circa''.
Tali rincari peseranno anche sull'inflazione media. Nella relazione, infatti, si fa il punto sull'andamento dell'inflazione, dove è spiegato che nei primi otto mesi del 2005, si è ridotto il gap rispetto agli altri paesi europei, e il differenziale dell'Italia ''si è annullato'' rispetto ai 0,2 punti di divario del 2004. Il capitolo della ''politica tariffaria'' mostra comunque che per il 2005 il governo stima una crescita media dell' ''aggregato controllati'' del 2,7%, contro una crescita dell'inflazione prevista al 2,2%.
A calare, del -1,8%, saranno solo le tariffe telefoniche, mentre l'aumento per il settore domestico è del 4,4% al lordo delle imposte e del 4,7% al netto delle imposte. Per la famiglia residente con una potenza impegnata di 3 kW e consumi di 225 kWh mensili, che rappresenta la grande maggioranza dell'utenza domestica, la tariffa elettrica del prossimo trimestre è pari a 11,35 centesimi di euro per kWh al netto delle imposte, per una maggiore spesa, comprese le imposte, di circa 15 euro all'anno. L'aumento in media nazionale al netto delle imposte è pari al 5,3%.
Per il gas, la variazione nel periodo dicembre 2004-agosto 2005 rispetto ai nove mesi precedenti della media delle quotazioni dei greggi e dei prodotti petroliferi, - cui è indicizzato il valore della materia prima, spiega l'Autorità -, ha determinato un aumento pari al 3,8% in media nazionale comprese le imposte e del 5,6% al netto delle imposte. L'aumento per il prossimo trimestre è pari a 2,35 centesimi di euro per metro cubo: per la famiglia con consumi medi (1.400 metri cubi all'anno, 116 al mese) l'aumento comporta una maggiore spesa di circa 33 euro all'anno.
I più tartassati dagli aumenti restano naturalmente i carburanti. Il gasolio per le auto è cresciuto del 19,9% negli ultimi otto mesi, la benzina verde del +9,4%). Più contenuto è il rincaro del Gpl in bombole (+3,7%) e auto (+3,4%).
Leggermente sopra l'inflazione, ma lontana dei rincari a due cifre del 2001-2002, sono invece le polizze assicurative Rc auto, aumentate del 2,3% tra gennaio e agosto.