Teatro dei due Mari 2013

LO SCONTRO IDEOLOGICO-POLITICO TRA ORIENTE E OCCIDENTE

"L'Iran entro un anno avrà la bomba atomica, ma li fermeremo prima". Barack Obama

I drammatici eventi che hanno colpito gli Stati Uniti, unitamente al timore di ulteriori luttuosi avvenimenti, hanno diffuso l’idea che sia in atto un conflitto fra due civiltà, quella arabo-islamica e quella europea, prevalentemente cristiana. In alcune componenti del mondo islamico è radicata una profonda ostilità verso l’Occidente, che trae alimento da motivazioni sociali, politiche e soprattutto religiose, fuse in un coacervo che potrà portare gravissime per entrambe le civiltà. È inquietante altresì la sequenza di morti di scienziati coinvolti nei piani nucleari dell’Iran.

Nell’antichità il mar Egeo separava la Grecia dal continente asiatico, che politicamente sarebbe diventato conseguenze con l’Impero persiano. I Greci erano fieri delle loro libere istituzioni politiche, mentre i Persiani erano governati da un re che incarnava la divinità. L’origine della conflittualità fra Oriente e Occidente fu identificata da Erodoto in rapimenti di donne che sfociano nella guerra di Troia. Da quel momento, per i Persiani tutto ciò che era greco fu considerato come nemico. Dal canto loro i Greci appellavano barbari tutti coloro che biascicavano il greco. Erodoto, per mostrare "per qual motivo Greci e Barbari vennero a guerra", narra di rapimenti di donne di Argo da parte di Fenici, del ratto della figlia del re di Tiro da parte di Cretesi, che i Greci, "raggiunta per mare con una nave da guerra la Colchide e il fiume Fasi, di là rapirono la figlia del re, Medea", che successivamente "i Greci per una donna spartana abbatterono la potenza di Priamo", sostiene che da allora i Persiani considerarono sempre il mondo greco come loro nemico.
Nei secoli successivi si sono verificati numerosi momenti di scontro tra popoli incarnanti quelle due culture profondamente diverse: le conquiste di Alessandro Magno; il conflitto permanente tra il regno dei Parti e l’Impero Romano; l’espansione dell’Impero Bizantino; le conquiste musulmane nel Mediteranneo; l’espansione dell’Impero Turco in Europa; le guerre in Kuwait, Iraq e Afghanistan; le guerre di strategia economica condotta dall’Occidente in Asia.

Il Teatro dei due Mari ha per questi attuali significati inquadrato gli spettacoli del Festival di Tindari in un progetto culturale e artistico denominato: "Lo scontro ideologico-politico tra Oriente e Occidente" che rivolto al mondo della scuola, trova un più dettagliato sviluppo attraverso canali tematici.
Il progetto si svilupperà nel ciclo 2013 con una riflessione sulla guerra di Troia considerata la madre di tutte le guerre, con uno spettacolo tratto dalle due tragedie dallo stesso titolo: Le Troiane di Euripide e di Seneca; nel 2014 con un approfondimento della figura di Medea donna orientale, quindi barbara e straniera, inserita nella società greca, nella sua cultura, nel sistema di leggi che regolano i rapporti coniugali; e con il grande quadro della guerra tra Greci e Persiani combattuta ideologicamente a salvezza dei fondamenti di libertà della civiltà occidentale con la messa in scena dei Persiani di Eschilo. Questa trilogia sarà completata con l’Alcesti di Euripide, dramma già anticamente rappresentato al quarto posto che in genere spettava al dramma satiresco e che, pur nella tragicità di alcuni suoi temi, svolgerà una funzione rasserenatrice con lo scioglimento finale in positivo.

"La fortuna umana non resta mai ferma nello stesso luogo, delle une e delle altre farò ugualmente menzione"
"L'uomo non è che vicessitudine".
Erodoto, Le Storie

LE TROIANE da Euripide e Seneca
Le Troiane, le donne prigioniere sulla spiaggia dell'Asia in attesa di salpare per la Grecia, strette attorno alla loro regina Ecuba, rivivono i drammi individuali di Cassandra, di Andromaca, di Elena, nel dolore delle loro compagne di prigionia e a fronte dell'efferata violenza dei Greci.
Le traduzioni da Euripide e Seneca di Filippo Amoroso vivranno sulla scena nella rielaborazione drammaturgica della compagnia Miti Pretese, di cui fa parte Manuela Mandracchia, già interprete a Tindari di Elettra e Andromaca.
"Aborrisce la guerra chi ha senno" Euripide, Le Troiane

Miti Pretese - Nasce dall'incontro di quattro attrici, tutte diplomate all'Accademia Drammatica "Silvio d'Amico" di Roma. Dopo aver lavorato con alcuni tra i più grandi registi italiani, nel 2005 Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Sandra Toffolatti e Mariangeles Torres hanno deciso di ricavarsi un tempo per lavorare insieme, in completa autonomia, con l'intenzione di trovare testi teatrali che affrontassero - al di là dei generi - le grandi questioni dell'etica, della politica, della scienza, del lavoro.

ALCESTI da Euripide
Nel 2004 il Teatro dei due Mari ha realizzato al Teatro Olimpico di Vicenza un memorabile spettacolo con la regia di Walter Pagliaro e le musiche di Germano Mazzocchetti premiate con i più prestigiosi riconoscimenti della critica, di cui fu intensa protagonista Micaela Esdra.
La nuova produzione del 2013 riprende l'impianto tematico della precedente, nella squisitamente euripidea commistione di tragedia e di comicità.

Walter Pagliaro - Allievo di Giorgio Strehler, impostosi giovanissimo nel panorama teatrale per la serietà della sua riflessione registica, per la fantasia creativa e immaginifica fondata su un bagaglio tecnico irreprensibile, dopo Corneille, Marivaux, Shakespeare e altri grandi autori del teatro di tutti i tempi ha affrontato numerosi testi dell'antichità classica nel pieno rispetto filologico e nella pregnanza dell'attualità della riflessione scenica. Dal sodalizio artistico con Micaela Esdra sono nati diversi spettacoli grandi e piccoli, cari al pubblico e ampiamente riconosciuti dalla critica.

Tutte le informazioni su: www.teatrodeiduemari.it