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Teatro dei due Mari IX edizione

''Le Troiane'' ed ''Elettra'' per la nona stagione degli spettacoli classici a Tindari

18 maggio 2009

La tragedia dei vinti e il monito universale contro la vacuità della guerra ne "Le Troiane" da Euripide e Seneca, e il drammatico conflitto tra vendetta e giustizia impersonato dall'eroina euripedea "Elettra", sono le tragedie che il festival "Teatro dei due Mari" mette in scena per questa nona edizione.
La direzione artistica della stagione è affidata ad Edoardo Siravo.

L'appuntamento con il teatro classico è in Sicilia dal 23 maggio al 7 giugno nello scenario del teatro greco di Tindari a Patti (Messina).
Ad aprire la rassegna è una prima nazionale:  "Elettra", diretta da Walter Manfrè e interpretata da Manuela Mandracchia, reduce dal successo del premio Eti - Gli Olimpici per il Teatro per la messinscena di "Roma ore 11" . Nel cast accanto alla Mandracchia, Miko Magistro, Massimo Reale, Licinia Lentini e Camillo Grassi.
Sarà poi la volta de "Le Troiane", con la regia di Federico Magnano di San Lio. In scena una grande attrice del teatro italiano: Ivana Monti, che darà voce al dolore di chi ha perso tutto in un'assurda guerra. In scena con Ivana Monti, Cloris  Brosca, Francesco Biscione, Federica Di Martino ed Emanuela Trovato.

"Le Troiane" sono già state portate in scena con successo l'estate scorsa al Plautus Festival di Sarsina mentre l'allestimento di "Elettra" è una prima nazionale. Lo spettacolo è interamente cooprodotto da Teatro dei due Mari e da Indieoccidentali.
Per il Teatro dei due Mari, associazione siciliana presieduta da Pasquale Cocivera, la stagione è l'ennesima scommessa per la diffusione degli spettacoli classici. Un impegno che va avanti da nove anni coniugando cultura e turismo in un territorio che ha ancora  molte potenzialità da offrire. Al termine del festival a Tindari l'associazione è impegnata in altri progetti inseriti nel circuito siciliano "Teatri di Pietra", la rete dei teatri antichi dell'isola, che ogni anno propone una vasta offerta,  rilanciando il ruolo della Sicilia, come centro culturale del Mediterraneo.

Note di regia "Le Troiane" da Euripide e Seneca
Le Troiane, ovvero il punto di vista dei vinti: il punto di osservazione di coloro che hanno perso la guerra a causa della furbizia, della menzogna e dell'inganno: il punto di vista di chi subisce vendette ed umiliazioni per l'arroganza dei vincitori. Euripide e Seneca affermano una chiara presa di posizione non solo contro tutte le guerre "esportatrici di civiltà", che gli uomini
"civili" fanno in nome della giustizia e del progresso ma che in realtà nascondono altri fini ed intenzioni, ma anche contro tutte le guerre in genere. Guerra come negazione della civiltà. Guerra come inizio della fine della civiltà e quindi dell'umanità.
La condanna, oltre che per la violenza, è soprattutto per la cultura dominante, che non offre, e non vuole offrire, alcun riscatto all'umanità dei vinti. Anzi, viene negata loro la possibilità di essere considerati "diversamente civili", attribuendo così alle loro differenze l’insindacabile funzione di pericolo per l'umanità. Motivazione, questa, che autorizza anche la peggiore violenza contro il nemico, ma che in realtà nasconde una natura assolutamente opposta e contraria alle sbandierata "civiltà" dei conquistatori: "Uomini d'Europa, voi disprezzate l'Africa e l'Asia e ci chiamate barbari, ma quando la cupidigia e la vanagloria vi portano da noi, saccheggiate, torturate, massacrate. Dove sono i barbari, allora, eh? E voi, Greci, così fieri della vostra umanità, dove siete?".
Federico Magnano di San Lio

Note di regia "Elettra" da Euripide
Ho sempre pensato che il Mito sia il luogo della nostra psiche dove si allocano i nostri incubi, i nostri sogni, le nostre malattie.
Ed ho sempre pensato che il Dio abbia dato  mandato ai poeti di raccontarci , esemplificandole attraverso semplici storie, fatte di trame più o meno complesse, queste malattie.
Elettra che noi leggiamo oggi è una ragazza contemporanea che ha nella propria psiche il tarlo della madre.
Per realizzarsi deve ucciderla.
Competizione, scontro generazionale, semplice odio fatto di incontenibile rabbia, mitizzazione del padre?

Tutte ipotesi attendibili.
Ma credo che Elettra ucciderebbe Clitennestra anche se la madre non avesse ucciso Agamennone.
E' questo l'assunto da cui parte la nostra lettura della tragedia che noi raccontiamo integralmente
, focalizzando l'aspetto psichiatrico della vicenda e demandando ad un narratore la parte che riteniamo deviante rispetto a questa tesi.
Ma il racconto c'è tutto.
Solo si svolge dentro il cervello di Elettra e la trama da esso è comandata.
Chi vuole può cogliere il livello filologico della scrittura ma chi ci seguirà dentro il nostro disegno potrebbe scoprire un modo inconsueto di accostarsi al teatro classico.
Walter Manfrè

IL TEATRO DEI DUE MARI - Il Teatro dei due Mari nasce con l'intento primario di contribuire a dare un ulteriore impulso allo studio, alla conoscenza e alla divulgazione degli spettacoli classici, ponendo l'accento sulle tragedie dei classici latini, greci e le riscritture di antichi miti.
Così dopo Edipo e Le Troiane del 2001, nel 2002 sono state rappresentate Antigone di Sofocle e Andromaca di Racine, nel 2003 Medea di Euripide e Norma (o l'infanticidio) di Alexandre Soumet, nel 2004 Lisistrata di Aristofane e Ifigenia in Tauride di Johann W. Goethe, nel 2005 Alcesti di Euripide e Agamennone di Seneca, nel 2006 Plautus da Plauto, Fedra di Seneca e l'opera lirica Medea di Giovanni Pacini, nel 2007 Antigone di Sofocle e Medea di Seneca.
Gli spettacoli realizzati contribuiscono alla valorizzazione delle risorse culturali, veicolando grandi masse turistiche in periodi di bassa stagione, ritenendo il turismo culturale, uno degli investimenti più produttivi per la nostra terra.

Anno dopo anno la nostra proposta è stata premiata da un significativo incremento turistico per numero di presenze di visitatori e di fruitori degli spettacoli classici, rilevato dagli Uffici Turistici e dalle Aziende di Soggiorno e Turismo dei comprensori interessati (Tindari e Taormina). Un numeroso pubblico italiano e straniero, studenti, docenti e molti congressisti, assistono alle produzioni, visitano ed ammirano i siti archeologici della nostra isola e assistono agli spettacoli.
Il Teatro dei due Mari investe particolarmente nella promozione degli spettacoli con tutti i mezzi disponibili sul mercato, presentando la manifestazione alle fiere del turismo, partecipando a congressi su luoghi e temi dell'antichità, organizzando, presso le Scuole e le Università italiane e straniere, conferenze sui testi degli spettacoli e le loro messe in scena.

Il Teatro dei due Mari utilizza per questi spettacoli artisti e tecnici di alto livello nazionale accanto a forze locali, per una crescita complessiva, in modo che una lunga permanenza e consuetudine possa contribuire alla crescita professionale dei nostri giovani artisti.
Hanno lavorato nelle precedenti edizioni del Festival, tra gli altri: Giuseppe Pambieri, Micol Pambieri, Antonio Salines, Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Alberto Gagnarli, Pamela Villoresi, Renato Campese, Maurizio Panici, Maria Paiato Massimo Venturiello, Walter Manfrè, Lia Tanzi, Edoardo e Silvia Siravo, Ninni Bruschetta, Caterina Vertova, Gaia Aprea e tanti altri artisti.
La fitta programmazione che ha visto gli allestimenti nei Teatri di Tindari e Taormina, ha inserito a pieno titolo il Festival fra gli appuntamenti del network dei luoghi antichi di spettacolo del mezzogiorno d’Italia, coinvolgendo flussi turistici, gruppi scolastici e dell'associazionismo culturale italiani e stranieri, stabilendo numerose relazioni con strutture alberghiere.
Gli spettacoli hanno puntato anche sulla danza e sul canto in modo di renderli perfettamente fruibili da qualsiasi voglia tipologia di pubblico, in particolar modo dalla scuola per arricchire il livello di istruzione e di conoscenza della storia greca e romana nella quale affondano le radici della nostra sicilianità, legando, attraverso la cultura, i due versanti, ionico e tirrenico, dello stretto.

Per tutte le informazioni: www.teatrodeiduemari.net

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18 maggio 2009
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