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Tecnici, benestanti e trasparenti

Pubblicati online redditi e disponibilità dei ministri e dei sottosegretari del governo Monti

21 febbraio 2012

Avanti tutta sul fronte della trasparenza: il governo, come annunciato ieri dal ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Filippo Patroni Griffi, ha deciso di pubblicare online redditi e disponibilità di ministri e sottosegretari. Infatti, i guadagni e le disponibilità dei tecnici dell'esecutivo Monti sono consultabili online da oggi.
Il governo Monti ha anche chiesto a tutte le Amministrazioni "di divulgare con tempestività informazioni precise circa i trattamenti economici corrisposti a dipendenti e collaboratori che superano il limite del trattamento spettante al Primo Presidente della Corte di cassazione, pari ad euro 304.951,95 per l'anno 2011". Il ministro ha specificato che riguardo al tetto per i dipendenti pubblici "allo stato non sono previste eccezioni". La richiesta di informazioni riguarda le situazioni per le quali, nell'anno 2011, il superamento del tetto sia derivato da "retribuzione corrisposta dall'Amministrazione rispondente per rapporti di lavoro subordinato o di impiego; compensi per lo svolgimento di incarichi di collaborazione conferiti dall'Amministrazione rispondente; cumulo tra retribuzione per rapporti di lavoro subordinato o di impiego e compensi per incarichi svolti ex ufficio su designazione per Amministrazione di appartenenza, o anche per incarichi di collaborazione conferiti da altra Amministrazione tra quelle in indirizzo e svolti dal dipendente a seguito di autorizzazione; cumulo tra più incarichi di collaborazione conferiti dalle Amministrazioni in indirizzo, se a conoscenza dell'Amministrazione rispondente".

ALCUNI MINISTRI E I LORO REDDITI

Il presidente del Consiglio Mario Monti nel 2010 ha dichiarato un milione e mezzo di euro (1.515.744 euro), dei quali 639.492 versati al fisco come Irpef e 21.089 di addizionale regionale. Monti risulta proprietario al 100% di un appartamento a Milano e per il 50% di uno a Bruxelles. Tra gli altri beni immobili figurano un ufficio e due negozi a Milano, dei quali il premier possiede il 40% della proprietà, un altro appartamento, sempre a Milano, del quale è proprietario per il 50%, nove abitazioni e un negozio a Varese. Il premier ha poi due auto: una Lancia Dedra del 1995 e una Lancia Kappa del 1998. Cospicuo poi il patrimonio di Monti in conti correnti, depositi titoli e gestioni patrimoniali per un totale di 11 milioni 522 mila euro.

In testa alla "classifica" compare il ministro dell'Interno Paola Severino che nel 2010 ha guadagnato come avvocato 7.005.649 euro, pagando però 4 milioni di tasse, mentre come titolare della Giustizia riceverà quest'anno 195.255,20 euro.

Subito dopo il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, che come risulta dai dati pubblicati sul sito del ministro, nel 2011 ha dichiarato 3.529.602,00 euro (per quasi un milione e mezzo di imposte pagate). Per l'incarico di governo, tra compenso e diaria, la somma arriva a 231.84 euro. I beni immobili indicati nella dichiarazione dei redditi sono un fabbricato di 141 metri quadrati a Parigi e un terreno di 3.220 metri quadrati a Casale Marettimo (Pisa), detenuti entrambi al 100%. Nella casella beni mobili figura solo una Mercedes A180 immatricolata nel 2010. Più corposa la voce relativa agli strumenti finanziari: Passera possiede azioni della Lariohotels spa, pari al 33% circa (di cui il 21,6% in nuda proprietà) per un valore patrimoniale complessivo di circa 5 milioni e il 33,33% della Immobiliare Venezia Srl, per un valore di 1,6 milioni. Tra gli altri depositi figurano, oltre agli 8,8 milioni derivanti dalla vendita delle azioni Intesa a fine dicembre, titoli obbligazionari per 169mila euro, titoli obbligazionari in dollari per 23mila euro, polizze vita per 1,28 milioni e fondo pensione complementare per 3,3 milioni. Il ministro infine registra un indebitamento finanziario (mutui accesi per l'acquisto degli immobili) pari 2 milioni di euro (importo residuo) con il Banco di Brescia e a 910mila euro di importo residuo con il Credit Lyonnais. (La scheda-trasparenza del ministro Passera)

Il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri ha invece un reddito complessivo annuo lordo di 183.084,35 euro. Segue una lunga lista di beni immobili: 13 fabbricati e 11 terreni. Tra questi, 2 appartamenti e 2 box a Milano, un appartamento e un box a Roma. Un negozio in comproproprietà (50%) a Milano. Sempre in comproprietà un appartamento al 50% a Palazzolo Acreide (Sr). E ancora, una Toyota Land Cruiser e azioni della Banca Popolare di Vicenza per 6.267 euro. (La scheda-trasparenza del ministro Cancellieri)

Il ministro della Difesa Giampaolo di Paola dichiara un reddito di 199.778,25 euro, a decorrere dal 16.11.2011. Per il 2011 ha percepito 25.179,17 lordi. Non ha altri incarichi o rapporti di lavoro dipendente con pubbliche amministrazioni. Non sono in essere rapporti di lavoro dipendente, percepisce una pensione. Nell’anno 2011 ha percepito i seguenti emolumenti lordi: 314.522,64 euro di pensione provvisoria; 29.441,44 euro per servizio all’estero. Per quanto riguarda i beni immobili, l'abitazione principale è una casa di proprietà a Livorno di 130mq, con quota di titolarità del 50%. Ha due autovetture, una Mercedes Classe B 180 CDI del 2009, e una Volkswagen Polo CV. Riguardo Strumenti finanziari, quote e azioni societarie, Attività patrimoniali di cui sono titolari interposte persone e fiduciari, il ministro ha 398 azioni Enel, 68 Finmeccanica, 14 quote Deutesche Telekom. Quote di fondi comuni di investimento: 1.468 quote di Pioneer Paesi Emergenti, pari a 15.000 euro, e 5.877 quote di Pioneer SSF Euro, pari a 30.000 euro. Altri depositi: Bot/Btp per un valore complessivo di 150.000 euro, una polizza assicurativa Generali di 85.000 euro e obbligazioni per 655.000 euro. (La scheda-trasparenza del ministro di Paola)

Il ministro del lavoro Elsa Fornero, riceve uno 'stipendio' annuale di 199.778,13 euro, corrispondente a un netto mensile di euro 8.636,63 (tredici mensilità). A questa somma va aggiunta "una diaria mensile di 129,68 euro e una diaria giornaliera di 224,895 pagabile fino ad un massimo di 15 giorni di permanenza a Roma". Il reddito imponibile per il 2010, come risulta dal modello 740/2011 regolarmente depositato, è stato pari a 402.138 euro. Tale reddito ha subito un'imposta Irpef pari a 166.089 euro. Il reddito deriva dagli incarichi di vicepresidente del Cds di Intesa Spa e di consigliere Buzzi Unicem, da cui si è dimessa all'atto di accettare la carica di ministro, e dell'incarico di professore ordinario all'Università di Torino, per il quale è ora in aspettativa senza assegni. Il titolare del lavoro non percepisce altri redditi. Non è proprietaria né ha la disponibilità di aerei, imbarcazioni, cavalli. Possiede invece un'autovettura Toyota AYGO, immatricolata nel 2011. Possiede un'abitazione in comproprietà al 25% a Torino, un fabbricato al 50% a Courmayeur, entrambi con relative competenze, e un fabbricato a San Carlo Canavese (To). Ecco, invece, le azioni possedute: Pirelli & C. SpA 227; Prelios SpA ex Pirelli Real Estate 227; Warrant Az. Ordinarie Parmalat 05/15 630.

Il ministro dell'istruzione Francesco Profumo dichiara 199.778,00 euro. Come altri incarichi registra quello di professore universitario di ruolo Politecnico di Torino, in aspettativa senza assegni. Beni immobili, comproprietà a Albissola e Torino (appartamenti e garage) e tre case di cui due al 50%, a Torino e Salina. Poi ne ha una a Savona. Automobili, solo una Lancia Lybra del 2001. Azioni, 894 di Intesa Sanpaolo e 1210 del Monte dei Paschi di Siena. Poi 250 De Longhi, 262 Enel, 3630 di Telecom Italia, 5199 di Unicredit (registrate come "Prive di valore nominale") e 137 di Finmeccanica. Ha poi delle gestioni di portafogli di investimento Pioneer. (La scheda-trasparenza del ministro Profumo)

Il ministro della Pubblica amministrazione Filippo Patroni Griffi ha dichiarato redditi per 504 mila euro per i compensi percepiti nel 2010. Come ministro percepisce un reddito annuo di poco meno di 206mila euro. È presidente del comitato di sorveglianza gruppo Morteo Spa in amministrazione straordinaria e come tale percepisce 12.395 euro all'anno. Il suo patrimonio immobiliare è piuttosto consistente, possiede 6 proprietà delle quali, un fabbricato di 3 vani a Roma, interamente suo, due fabbricati a Napoli di cui dispone di entrambi di una quota di 450/1000, rispettivamente di 7 e 5 vani. Un fabbricato e un garage, tutti nuda proprietà, per una quota di 200/1000, una quota di 100/1000 di un terreno nuda proprietà di 6.27.59 ettari a Frignano (Ce) e una quota di 67/1000 su un fabbricato, sempre nuda proprietà, a Napoli di 1 vano e mezzo. Come beni mobili il ministro possiede 4 automobili e un ciclomotore. In particolare una Bmw 320, una Ford Fiesta Plus e una Toyota Yaris.
Il portafoglio azionario di Patroni Griffi contempla 10.300 azioni Enel Green Power, per un controvalore di 15.558 euro, 392 azioni Enel per un controvalore di 1.291 euro, obbligazioni Bimi Tvm 11/15 per un valore nominale di 60.000 euro. Per quanto riguarda quote di fondi comuni di investimento, ne possiede 8 di Pictet di vari tipi per un controvalore totale di 182.872,26 euro e infine un portafoglio Fideuram Investimenti composto da due pacchetti per un controvalore di 75.574,16 euro. In fondo alla scheda viene precisato che il reddito 2012 sarà composto da compenso per incarico di governo 205.915,54 euro, canone di locazione pari a 2.000 euro mensili sottoposto a imposta cedolare secca del 21%, incarico Morteo Spa 12.395 euro lordo (netto 8.665,06 euro) e viene precisato che sul predetto reddito grava un prestito Inpdap decennale con rate nette mensili pari a 1.260,88 euro.

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi ha percepito 338mila euro nel 2010. Il reddito base è stato pari a 123.643 euro a cui si è aggiunta l'indennità non reddituale di servizio all'estero, in qualità di ambasciatore a Washington, pari a 214.939,41 euro. Come ministro attualmente percepisce 203.653 euro all'anno. Terzi possiede in comproprietà un appartamento a Roma e un altro a New York; una villa, un garage e alcuni terreni agricoli (tre ettari in totale) a Curno e Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. Il parco auto è piuttosto limitato con una Golf e una Ford Focus, rispettivamente del 2012 e 2004 , cui si aggiunge lo sfizio di una Harley-Davidson 883 del 2005.

Denuncia 262.288 euro nel 2010, esclusi i redditi di pensione, il ministro ai rapporti con il Parlamento Piero Giarda. Il ministro guadagna 31.145 euro da lavoro autonomo, 4.224 dal possesso di alcuni fabbricati, mentre i compensi per gli incarichi in due consigli di amministrazione e un collegio dei revisori, ammontano a 226.919 euro. Nella situazione patrimoniale del ministro, pubblicata sul sito del governo, risultano anche 10 immobili, la gran parte dei quali sono baite (cinque) e pascoli (due) sulle Alpi, ad Alagna Valsesia. Giarda possiede anche un appartamento a Milano, con box, da 175 metri quadri e denuncia come beni mobili una Seat Ibiza del 2002. Tra le attività finanziarie il ministro annovera azioni in 14 società quotate in borsa per l'ammontare di 405mila 306 euro, obbligazioni per 44mila euro, titoli di stato e depositi per 51mila 987 euro. In totale le attività finanziarie di Giarda ammontano a 501mila 411 euro. Il reddito, da ministro, per il 2012 dipenderà dalla durata del governo. Il compenso mensile lordo è di 16.234 euro.

Il titolare delle Politiche agricole Mario Catania si vedrà ridurre il prorio compenso annuo lordo di circa 70 mila euro, da un anno all'altro. Come ministro infatti percepirà una retribuzione di 211.047,46 euro, laddove la retribuzione annua lorda del 2011, alla direzione generale degli affari generali dello stesso ministero, ammontava a 280.600 euro. Catania, romano, non è sposato e non ha figli. Rende noto che è proprietario dell'appartamento in cui vive a Roma (circa 120 mq.) e del 50% di una abitazione monofamiliare nel comune di Manciano (GR) (circa 120 mq.). Possiede una Volkswagen Golf 1600 cc. del 2004. I suoi risparmi sono investiti in titoli di Stato (450.000 euro).

Il ministro della Cooperazione Andrea Riccardi nel 2011 ha percepito 81.154 euro dalla pensione di professore universitario, e la quota parte per la fine dell'anno relativa al compenso annuo di poco meno di 200mila euro da ministro (circa 25mila euro). In totale, perciò, ha incassato circa 106mila euro. L'anno precedente Riccardi aveva dichiarato un reddito complessivo pari a 120.309 euro. Riccardi ha una appartamento a Trevi, una nuda proprietà a Roma in usufrutto alla madre, dei terreni a Trevi. Il ministro, che tra l'altro non possiede automobili, è titolare di obbligazione per circa 100mila euro Unicredit e di depositi Mps di cui è cointestatario al 25%.

La dichiarazione dei redditi del ministro della Salute Renato Balduzzi è invece di 199.778 euro lordi complessivi. Per quanto riguarda i beni immobili, a parte l'abitazione principale di cui ha una comproprietà al 50%, il ministro risulta proprietario anche di altre abitazioni (due, sempre al 50%), due box auto e una cantina, e quattro terreni. Balduzzi possiede una Subaru Tribeca, una Fiat Multipla e una Panda, diverse azioni, fondi comuni d'investimento e il saldo complesivo del suo conto corrente al 20 febbraio ammonta a 52.055,83 euro.

Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini per il 2011 ha dichiarato redditi per 173.383 euro come compenso annuo lordo, percepito nel 2010 come direttore generale del Ministero, qualifica dalla quale ora è in aspettativa senza assegni. Il trattamento economico come ministro per il 2012 ammonta invece a 199.778,25 euro. Tra i beni immobili, Clini possiede il 50% di un fabbricato a Mirano, in provincia di Venezia. Tra i beni mobili risulta una Fiat 500 immatricolata nel 2010.

Il ministro degli Affari regionali, dello Sport e del Turismo Piero Gnudi possiede un gozzo, una barca da pesca, in leasing, una Fiat Stilo del 2003 e un'Audi A3 del 2008. Dalla situazione reddituale e patrimoniale pubblicata emerge un reddito di 1,7 milioni riferito al 2010, mentre da ministro il trattamento economico annuo lordo è di 53mila euro più 11mila di indennità integrativa speciale, e 135 mila euro di ulteriore indennità. Per quel che riguarda le partecipazioni azionarie, il quadro depositato da Gnudi si riferisce alla data del 16 novembre 2011, giorno natale del Governo Monti; vi figuravano titoli di 22 società quotate, quasi tutte blue chips.

Per quanto riguarda gli altri componenti del governo, il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Mario Ciaccia, ha dichiarato nel 2010 un reddito pari a 1 milione, 600mila e 701 euro, con un'imposta dichiarata di 680mila 922 euro. Attualmente 1 milione, 446mila, 139,79 euro sono investiti in una gestione dinamica di portafogli di investimento Intesa San Paolo Private Banking, mentre il compenso annuo lordo da ministro ammonta a 188mila 868,91 euro. L'esponente dell'esecutivo dichiara inoltre la proprietà di 7 fabbricati: 3 in comprorietà al 50 per cento a Roma, rispettivamente, di 130, 110 e 100 mq; altri 2, sempre in comproprietà al 50 %, a Formia (128 mq) e a Plaus, in provincia di Bolzano (60 mq). Piena proprietà invece per i restanti 2 fabbricati, uno di 190 mq a Roma, l'altro di 140 mq a Budapest. Ciaccia è poi comproprietario al 50 per cento di 2 box auto di 32 e 20 mq a Roma. Per quanto riguarda le auto, Ciaccia possiede una Volkswagen Sharan, una Porshe Carrera, 30 cavalli, del 2003; e una Fiat 500 del 2007.

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, gode di un compenso lordo per l'incarico di governo da 178.858,39 euro; un fabbricato a Roma di 80 mq di proprietà al 100 per cento dato in uso alla figlia; una Fiat Grande Punto e uno scooter Honda SH 300.

Più complessa e variegata la situazione patrimoniale del sottosegretario alle Infrastrutture Guido Improta: un reddito nel 2010 pari a 249.724 euro, derivante per 145.263 da lavoro dipendente come dirigente Alitalia (non incompatibile secondo l'Antitrust con l'incarico di governo) e per 104.461 da reddito fondiario, che ha portato al versamento di un'imposta di 95.894 euro, più 4.155 di addizionale regionale e 1.222 di addizionale comunale. Tra i beni immobili, pervenuti a titolo ereditario alla fine del 1998 sui quali è stata versata l'imposta di successione del 33% allora vigente, spiccano le 16 abitazioni di piena proprietà a Napoli. Ad esse si aggiungono: 15 tra magazzini, depositi, negozi, botteghe e box sempre nel capolugo partenopeo, detenuti al 50 per cento; 7 locali commerciali, un lastrico solare e un terreno di 1284 mq con una titolarità al 33,3 per cento situati a Melito di Napoli; stessa percentuale per 4 lastrici solari e 4 cortili sempre a Napoli. Nella stessa città Improta è titolare all'8,33 per cento di 2 fondi agricoli incolti per complessivi 10 ettari rappresentati in catasto da 49 particelle; di 23 abitazioni, di 20 posti auto e di un deposito, tutti beni ottenuti sempre a titolo ereditario, come altri 2 terreni agricoli incolti per complessivi 600 mq, questi di proprietà al 6,66 per cento. Il sottosegretario invece ha acquistato al 50 per cento un'abitazione e un box a Roma nel 1999 e sempre al 50 per cento un villino residenziale con annessa pertinenza e terreno di 5430 mq, rappresentato in catasto da 9 particelle, all'Argentario nel 2006. Il quadro patrimoniale si completa con una Bmw 530 D del 2009 e una Smart Forfour del 2005; 1.513 azioni della Banca di Credito Popolare di Torre del Greco, con un controvalore al 30 dicembre del 2011 pari a 49.172,50 euro; e 80mila euro investiti in Bot. Infine Improta, a titolo gratuito, è consigliere di amministrazione della Fondazione Cfs, Centro per un Futuro Sostenibile, e della Fondazione Romaeuropa.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it, Corriere.it]

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21 febbraio 2012
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