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Teheran offesa con l'Italia

Sull'intervento di Berlusconi a Parigi: ''Parole non degne del popolo italiano e della sua ricca cultura''

22 settembre 2008

"Credo che dovremmo avere tutti la massima attenzione nei confronti delle follie di chi, magari solo per ragioni politiche interne, vorrebbe cancellare Israele dalla carta geografica" [...] "Già una volta c'é stato un tal signore che all'inizio sembrava un democratico e che poi ha fatto quello che ha fatto. E voi purtroppo sapete a chi mi riferisco...".
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, lo scorso 16 settembre a Parigi, davanti agli esponenti dell'associazione ebraica Keren Hayesod, non ha nominato in modo diretto né il presidente iraniano Mahmoud AhmadinejadAdolf Hitler, ma alla platea è apparso evidente il parallelo tra i due personaggi politici.
Ad una settimana di distanza da quell'intervento Teheran ha fatto sentire la propria voce e ha ufficialmente protestato con l'Italia: "Parole non degne del popolo italiano e della sua ricca cultura".

Il portavoce della diplomazia iraniana, Hassan Qashqavi, citato dall'agenzia ufficiale Irna, ha deplorato i commenti di Berlusconi, affermando che rappresentano "un atteggiamento non equilibrato che va oltre le regole protocollari per un capo di governo europeo". Qashqavi ha anche sottolineato che vi sono "casi precedenti di tali prese di posizione e affermazioni non calcolate e adulatorie da parte di Berlusconi".
La nota di protesta del governo di Teheran è stata presentata al numero due dell'ambasciata italiana in Iran, Alessandro Monti, che è stato convocato presso il ministero degli Esteri di Teheran.
Nei giorni scorsi un avvertimento all'Italia era già arrivato da parte di un deputato iraniano, sia in relazione alle dichiarazioni di Berlusconi che alla recente visita in Italia di un dissidente di primo piano, Maryam Rajavi, presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana. "Se continuerete su questa strada, dovrete pagare un prezzo molto elevato, poiché saremo obbligati a rivalutare le nostre relazioni politiche ed economiche" aveva dichiarato uno dei componenti della commissione sicurezza nazionale ed esteri del Parlamento di Teheran.

Alle proteste di Teheran ha replicato un lapidario comunicato della Farnesina: "L'Italia auspica che l'Iran, depositario di una grande cultura millenaria, adotti un approccio politico-diplomatico costruttivo ed assuma un atteggiamento più responsabile in campo internazionale nel rispetto della dignità e del diritto all'esistenza di ogni nazione e cultura". E ancora: "Le parole del Presidente Berlusconi a Parigi si riferivano alle ripetute dichiarazioni di parte iraniana che hanno messo in dubbio eventi storici acclarati come l'Olocausto e addirittura l'esistenza dello Stato di Israele".

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22 settembre 2008
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