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Tempo di rinnovamento per i grandi musei di NY, e Il MoMA festeggia mostrando la Vespa

Stagione di ristrutturazione per il MoMA e il Guggenheim di New York

26 giugno 2004

E' tempo di ristrutturazione per i grandi musei di New York. Con una nuova collezione di architettura e design in cui debutta anche la mitica ed italianissima Vespa, il nuovo MoMA si prepara ad aprire i battenti il prossimo 20 novembre, il giorno del suo 75esimo compleanno. Il diretto rivale del MoMA, sito nella Quinta Strada, il Solomon R. Guggenheim Museum, si accinge a una radicale operazione di plastica facciale.

A 45 anni compiuti, il museo-spirale disegnato dall'organico architetto Frank Lloyd Wright, ha ossa solide ma la superficie coperta da crepe e segni di corruzione: ''Il restauro della struttura di Wright è diventata la nostra priorità'', ha detto il direttore Thomas Krens lanciando un appello urgente di raccolta fondi che gli permettano di dare il via a due anni di lavori. A differenza del MoMA il Guggenheim resterà aperto al pubblico nella sede storica durante il biennio dei restauri: oltre a rimuovere nove strati di intonaco, rimettere in sesto la superficie piena di “rughe”, il progetto prevede anche lavori alla pavimentazione del marciapiede da cui si innalza la spirale. Sono i programma anche lavori al pavimento della rotonda e al sistema di climatizzazione e di sicurezza.
Costi totali previsti 25 milioni di dollari, dei quali venti milioni sono stati già raccolti grazie all'impegno del miliardario filantropo Peter Lewis, che dal 1993 è presidente del consiglio di amministrazione del Museo.

Quanto al nuovo MoMa, che riaprirà al pubblico nella sede storica ampliata e ridisegnata sulla 53esima strada, è stato da poco presentato alla stampa dal direttore Glenn Lowry e dall'architetto Yoshi Taniguchi che ha curato il progetto. Il museo avrà il doppio della superficie espositiva rispetto allo spazio originario. I lavori sono costati 425 milioni di dollari. Tutti soldi ben spesi, secondo Taniguchi: ''Il MoMa è un simbolo di New York e a renderlo unico sono l'originalità artistica dell'offerta di opere d'arte e la location, ovvero il fatto di poggiare le sue mura nel centro di Manhattan''. Lowry ha a sua volta osservato che il progetto Taniguchi crea un elemento di intimità nonostante l'ampiezza del nuovo complesso di sei piani.
''Con una serie di passaggi sopraelevati e scale mobili ho cercato di dare vita a un moto circolare affinché il pubblico possa seguire un percorso invisibile non in quanto segnato da cartelli e indicazioni, ma proposto dalla geometria stessa degli ambienti. Basterà guardarsi intorno per capire dove andare'', ha detto l'architetto.

Per tre anni, da quando ha chiuso per lavori nel 2001, i pezzi forti del MoMA sono stati ospitati in una fabbrica dismessa di Long Island City a Queens: l'impianto resterà a disposizione del museo come magazzino e spazio per uffici. Capolavori come 'Notte Stellata' di Vincent Van Gogh e le 'Ninfee' di Monet migreranno a Manhattan durante l'estate e torneranno a essere esposte nella nuova struttura di vetro e pietra che si affaccia sulla città dei grattacieli.
E accanto ai beniamini del pubblico si aggiungeranno nel nuovo MoMA alcune nuove aggiunte di stampo italiano: la Vespa del 1955 di Corradino D'Ascanio e la famosa mappa della Metropolitana di New York di Massimo e Lella Vignelli di cui il museo ha appena completato l'acquisto.

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26 giugno 2004
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