Tensioni al Cara di Mineo
Sassaiola contro le auto della polizia. I migranti chiedono tempi più brevi per il riconoscimento dello stato di rifugiato politico
Disordini si sono registrati stamane tra i migranti ospiti del Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo, all'esterno del Cara. Alcuni di loro hanno lanciato pietre contro l'auto di servizio della polizia stradale di Caltagirone, frantumando il parabrezza. Assalita un'area di servizio dove i lavoratori si sono asserragliati dentro il bar. Nella stazione di servizio sono stati distrutti i vetri di un'auto posteggiata e quello laterale di un autobus di linea extraurbana.
A gruppi di 10-15, numerosi extracomunitari hanno invaso la strada statale Catania-Gela, in entrambe le direzioni. Per precauzione è stato deciso il divieto di transito. Negli incidenti fuori dal Cara non si registrano, al momento, feriti. Già ieri sera c'erano state tensioni all'interno della struttura che ospita circa 4mila migranti.
Il motivo della protesta sono i tempi, che ritengono lunghi, per il riconoscimento di rifugiato politico, e il numero non sufficiente di commissioni per l'avvio delle pratiche burocratiche.
"Questa volta ho avuto veramente paura, non era mai accaduto una cosa del genere", racconta visibilmente scosso Leonardo Silva, titolare della stazione di servizio. "Li abbiamo visti arrivare - ricostruisce -, abbiamo visto che erano particolarmente arrabbiati. Abbiamo bloccato le pompe e ci siamo chiusi nel bar, abbassando la saracinesca. Diversi sono passati senza fermarsi, ma un gruppo con bastoni e pietre ha assalito un'auto posteggiata, distruggendo i finestrini".
Nella stazione di servizio è anche entrato, per evitare i massi sulla strada, un bus di linea extraurbano. "Si sono scagliati contro il pullman dell'Ast - ricorda Silva - e hanno rotto qualche finestrino laterale. L'autista è ripartito subito".
Il gestore dell'area di servizio riconosce che "non è mai accaduta una cosa del genere". "In passato - osserva - ci sono state proteste, ma la nostra stazione è sempre stata lasciata tranquilla. Adesso siamo seriamente preoccupati".
[Informazioni tratte da ANSA, Corriere del Mezzogiorno, Lasiciliaweb.it]