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Termini Imerese si interroga sul futuro della Fiat...

Il governatore Lombardo promuove l'imprenditore Rossignolo, ma il progetto non convince il sindaco di Termini

28 novembre 2010

"Il primo dicembre andrò a Roma per chiedere a Invitalia di promuovere con il governo nazionale un incontro, perché il progetto di Rossignolo possa andare in porto". A dirlo il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, al termine del lungo incontro avuto ieri a Palazzo D'Orleans con lo staff dell'imprenditore Gian Mario Rossigonolo, patron della casa automobilistica De Tomaso, per discutere dell'offerta che sarà resa pubblica insieme a tutte le altre proposte sul futuro di Termini Imerese, il 30 novembre.
"La proposta di Rossignolo, che incontrerò in settimana, sembra molto buona e seria - ha aggiunto Lombardo - il piano industriale prevede investimenti sia da parte dell'imprenditore, sia delle amministrazioni pubbliche, della Regione e del governo nazionale. Il piano prevede l'assorbimento di tutto il personale e dell'indotto per la realizzazione di autovetture che hanno una fetta di mercato assicurato".

Una "promozione" quella di Lombardo che però non convince il sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato. "Non conosciamo purtroppo gli elementi per far sì che questa manifestazione di interessi si tramuti in un progetto forte e credibile. Aspettiamo ancora di conoscere su quali investimenti si basa il piano industriale De Tomaso e quali profili occupazionali è in grado di garantire".
Per Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia: "L'ipostesi Rossignolo è quella che al momento sembra avere più consistenza. Si tratterebbe di una produzione nel settore delle auto, che dovrebbe occupare circa 1.500 lavoratori. Ma è presto per cantare vittoria. Bisogna verificare prima il piano industriale, gli investimenti previsti dall'azienda ma soprattutto contributi e sostegni da parte del governo nazionale e regionale che danno la misura della credibilità della scommessa industriale". "Non vanno comunque lasciate cadere - ha aggiunto il sindaclista - altre iniziative che potrebbero dare risposta alle migliaia di lavoratori dell'indotto della Fiat, esclusi da questo progetto. La Regione deve chiarire, oltre all'intervento sulle infrastrutture, che ruolo intende svolgere a difesa del maggior polo industriale della Sicilia occidentale e di quei lavoratori che rischiano oggi il posto di lavoro"

[Informazioni tratte da Repubblica/Palermo.it, Corriere del Mezzogiorno, Italpress]

- Una ragionevole soluzione per Termini (Guidasicilia.it, 19/11/10)

 

 

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28 novembre 2010
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