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Terremoti veri e terremoti presunti...

Dopo il sisma e le frane a Lipari sembra siano cominciate ad arrivare le prime disdette per la paura. Trema il turismo?

19 agosto 2010

Alle Isole Eolie non trema più la terra (LEGGI) ma tremano gli albergatori e gli operatori del turismo. Al calo di affluenza legato alla crisi (-20% di presenze) si aggiunge adesso la paura terremoti, che rischia di aggravare ulteriormente una stagione già difficile.
Sembra infatti che, negli alberghi dove ancora si trovano stanze libere nonostante il periodo di 'alta' stagione, dopo le notizie del sisma di magnitudo 4.5 di lunedì scorso e dei crolli in alcune spiagge, non ci sono state partenze anticipate ma sono arrivate le prime disdette. La maggior parte delle cancellazioni riguardano famiglie con bambini in tenera età, che non vogliono correre rischi.
Per questo il presidente di Federalberghi delle Eolie, Cristhian Del Bono, invita tutti a "non spettacolarizzare quello che è accaduto" per evitare di infierire su "una stagione turistica già magra di suo". Del Bono ha confermato che "qualche cancellazione dopo il terremoto nell'arcipelago c'è stata. Per fortuna - ha aggiunto - sono state poche, e nessuno ha lasciato le Eolie in anticipo. Le nostre strutture ricettive sono integre, perché per la maggior parte sono nuove e realizzate nel rispetto delle norme antisismiche".
Comunque, il calo di turisti in strada non si nota. Le spiagge di Lipari e delle altre isole dell'arcipelago continuano a essere affollate, e i bagnanti ostentano sicurezza. Un ristoratore del porticciolo di Marina Corta si chiede: "ma perché tutti questi giornalisti a Lipari? Per il terremoto? Davvero? Si tratta delle solite esagerazioni della stampa", ha infine commentato con ironia.

A 'difesa' del futuro turistico dell'arcipelago interviene anche il sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso: "Eolie off limits per i turisti? Nel modo più assoluto - ha sostenuto convinto durante i sopralluoghi a Lipari - anzi diventano dei luoghi sempre più sicuri e tutelati".
"Sarebbe ipocrita dire che non ci sono rischi - ha sottolineato Bertolaso - le isole Eolie sono un patrimonio dell'umanità dove ci sono diversi vulcani e tutta una serie di fenomeni naturali che vanno monitorati e controllati. Bisogna sapere come comportarsi in un territorio così bello e fragile".
Bertolaso, inoltre, non ha mancato l'occasione per scatenare polemiche. Al sottosegretario alla Protezione civile, infatti, non sono sfuggiti alla vista i tanti bagnanti e le imbarcazioni  presenti anche ieri nella spiaggia attigua Praia Vinci, una delle zone interessate dalle frane ieri per una scossa di terremoto alle Eolie, e ufficialmente interdetta alla balneazione. La spiaggia, dunque, continua ad essere frequentata da turisti, attirati forse anche dalla curiosità di visitare i luoghi interessati dal sisma, nonostante i divieti.
"Bisogna insegnare alla persone ignoranti il rispetto delle regole", ha osservato Bertolaso. "Mi risulta che in alcune zone dove ci sono state le frane c'erano dei divieti di balneazione che però non sono stati rispettati", ha aggiunto il sottosegretario. "La prima cosa da fare per la sicurezza - ha sottolineato Bertolaso - è rispettare le norme per evitare rischi a turisti e bagnanti. Adesso vedremo come fare per fare applicare nel modo più pertinente questi divieti e gli eventuali altri che potrebbero essere disposti".
"La tutela del territorio è un problema nazionale: due ragazze sono morte alcuni mesi fa a Ventotene, purtroppo anche lì per un fatto casuale provocato non da un terremoto ma da una situazione di dissesto idrogeologico che è tipica di molte parti del nostro Paese", ha detto il sottosegretario. "Il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo - ha aggiunto Bertolaso - si è attivamente impegnato contro il rischio idrogeologico: c'é un miliardo di euro stanziato nell' ultima finanziaria. Adesso bisognerà che quelli che debbono utilizzarli - ha concluso il sottosegretario - sappiano spendere in modo giusto queste somme. E' poco edificante parlarne adesso, bisognerebbe lavorarci in tempi normali e in condizioni tranquille attuando i programmi che noi abbiamo sempre chiesto".

"Lo Stato è stato testimone e un esponente delle istituzioni ha rischiato pure di essere coinvolto in questa vicenda", ha detto ancora Bertolaso riferendosi chiaramente al presidente del Senato Renato Schifani. "Ho parlato con il presidente del Senato pochi istanti dopo che aveva assistito in diretta a questa frana - ha aggiunto Bertolaso - era molto impressionato e preoccupato. Poi, evidentemente, come sappiamo, la situazione è rientrata: quelli che erano i timori di danni e feriti sono stati fugati dalle verifiche".
Sul terremoto di ieri alle isole Eolie c'é stato "un allarme giusto, non eccessivo" anche se "dopo alcune ore, dopo gli opportuni controlli, è rientrato" ha dichiarato ancora Bertolaso, durante una pausa della riunione sull'emergenza sisma nel municipio di Lipari. "C'é stato un allarme giusto, non eccessivo - ha aggiunto Bertolaso - perché qui siamo alle Eolie, isole patrimonio dell'umanità con decine di migliaia di turisti ed è quindi inevitabile la preoccupazione che potesse essere accaduto qualcosa di grave. Dopo alcune ore si è verificato che non c'erano stati fenomeni gravi.  L'allarme è rientrato e adesso c'é uno stato di attenzione, monitoraggio e controllo" ha detto ancora il sottosegretario.
"I divieti vanno fatti rispettare, è inutile metterli e poi scaricarli e costruirsi alibi", ha infine affermato Guido Bertolaso. "E' colpa del sistema - ha aggiunto il sottosegretario - che non fa rispettare certi divieti: o si tolgono o si fanno rispettare".

La frase di Bertolaso a qualcuno è sembrato tirare in ballo e mettere sotto accusa chi deve fare rispettare i divieti. Il sindaco di Lipari, Mariano Bruno, si è difeso sottolineando che "i divieti ci sono, ma che qualcuno non li ha fatti rispettare". E l'ammiraglio Domenico De Michelis, comandante del dipartimento marittimo della Sicilia orientale, chiamato indirettamente in causa, ha detto: "Le dichiarazioni di Bertolaso sul rispetto dei divieti? Le prendiamo come uno stimolo, un invito a incrementarli. Le valutiamo come un pungolo per aumentare i controlli".

"Alle Eolie non è stato un evento vulcanico" - "La prima cosa da dire è che non si è trattato di un evento di origine vulcanica dunque non è da collegare all'attività dello Stromboli. L'area in cui è stato localizzato il terremoto è una zona sismica a noi ben nota che attraversa l'asse Vulcano-Lipari". Questa l'affermazione del direttore dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania, Domenico Patanè, in un'intervista al Corriere della Sera, in merito al terremoto di magnitudo 4,5 che si è verificato lunedì sulle isole Eolie.
"Ci troviamo in presenza di una zona sismica - ha spiegato - dove eventi del genere rientrano nella norma. Rispetto alle sequenze a nostra disposizione il terremoto è stato relativamente superficiale è per questo avvertito in modo netto dalla popolazione". In relazione alla frequenza di questi eventi sismici, Patanè ha spiegato che "in media ogni due anni c'è un terremoto più o meno di questa intensità. Mentre sono tantissimi quelli non avvertiti dalla popolazione: nell'ordine anche di centinaia l'anno". E aggiunge "allo stato non ci sono segnali che possano creare preoccupazione. Comunque, subito alle Eolie andremo con le nostre telecamere termiche per fare alcuni rilievi, monitorare le fumarole a vulcano e vedere se ci sono variazioni da ritenersi significative". Sottolineando che "non c'è motivo di allarmarsi", il vulcanologo ha concluso "esiste la possibilità di repliche. La scossa è stata isolata. Potrebbe restare tale o generare un nuovo evento di intensità inferiore".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa, La Siciliaweb.it]

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19 agosto 2010
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