Terremoto nel Pollino. Scosse avvertite anche in Sicilia
Sisma di magnitudo 5 in Calabria. Nella notte un centinaio di repliche di intensità minore
"Noi a casa non ci torniamo. È stato terribile e abbiamo troppa paura". Carmelo Parlato è un brigadiere dei Carabinieri in pensione. Come la gran parte degli abitanti di Mormanno ha trascorso la notte in auto dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5 che all'1:05 ha colpito l'area del Pollino, tra la Calabria e la Basilicata. Una scossa che ha rappresentato l'apice di uno sciame sismico che si protrae da oltre due anni e che ha registrato oltre 2.000 episodi.
La scossa della scorsa notte ha fatto registrare la morte di un pensionato di 84 anni, deceduto a Scalea a causa di un infarto provocato dalla paura. Gli effetti più evidenti del terremoto si sono registrati a Mormanno, dove è stato deciso di evacuare l'ospedale e di chiudere le scuole per due giorni, ed in altri centri come Laino Borgo, Altomonte e Rotonda. Ed anche ad Altomonte, dove si sono verificati alcuni crolli, il sindaco, Gianpietro Coppola, ha deciso la chiusura della scuole. A Laino Borgo è stata sgomberata una casa di riposo per anziani.
A Mormanno l'impatto che si avverte arrivando in paese è quello con il terrore che ha vissuto e che continua a vivere la gente. Carmelo Parlato ha trascorso la notte in auto insieme alla moglie ed ai figli. "È stato terribile", dice la moglie di Parlato con le lacrime agli occhi.
"Abbiamo vissuto - dice - momenti di vero e proprio terrore. La casa ha tremato ed abbiamo temuto che da un momento all'altro ci crollasse addosso. Abbiamo preso le poche cose che siamo riusciti a trovare e ci siamo precipitati in strada. Eravamo preparati dopo le tante scosse degli ultimi mesi ma non pensavamo che potessimo vivere momenti così terribili".
I segni del terremoto si notano già lungo la strada che collega Mormanno con l'autostrada Salerno - Reggio Calabria. Sull'asfalto sono tanti i pezzi di roccia staccatisi dai costoni laterali in seguito alla scossa di terremoto. La macchina dei soccorsi è in piena attività. A Mormanno si è svolta una riunione presieduta dal Prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, con i vertici delle forze dell'ordine e con i sindaci dei comuni danneggiati. Durante la riunione è stato fatto il punto della situazione e sono state decise una serie di iniziative per fronteggiare la situazione. Il comando provinciale dei vigili del fuoco ha richiamato il personale libero da servizio in modo da poter attuare tutti gli interventi necessari. Con la luce del giorno inizieranno i sopralluoghi per avere una quadro completo dei danni.
La scossa di terremoto è stata avvertita dalla Sicilia al Molise. Il maggiori numero di segnalazioni arrivate all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) proviene dal comune di Rende, in provincia di Cosenza, poi da Napoli e Cosenza. Ma la scossa è stata avvertita dalla popolazione anche dalle provincie di Catania e Messina fino a quelle di Isernia e Campobasso da dove arrivano anche diverse segnalazioni.
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it]