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Terreni rubati alla Regione

Rosario Crocetta ha denunciato alla procura messinese un'altra presunta ruberia di terreni appartenenti all'Esa

16 ottobre 2013

La Giunta regionale si è riunita ieri a Messina insieme alla Giunta comunale, e anche sullo Stretto il governatore Rosario Crocetta ha riservato una delle sue sorprese ai cronisti che lo attendevano. Crocetta, infatti ha annunciato: "Oggi andrò dal capo della Procura peloritana a denunciare il furto di altri 150 ettari di terreni che sono stati rubati alla Regione e valgono oltre 15 mln euro" che si aggiungono ai precedenti 15 milioni.
Detto fatto, ieri pomeriggio il presidente della Regione siciliana, accompagnato dal commissario dell'Esa, Francesco Calanna, si è recato dal procuratore messinese Guido Lo Forte per rappresentargli un ulteriore truffa nei confronti della Regione, con protagonisti alcuni componenti della famiglia Bontempo Scavo di Tortorici.

Si tratta di un atto di vendita simulato, effettuato come quello denunciato nei mesi scorsi nello studio di un notaio di Rocca di Capri Leone (ME), attraverso il quale Carmelo Bontempo Scavo, vende 150 ettari di proprietà della Regione dichiarando usucapione, alla signora Luisa Germanà che sembrerebbe essere sua cognata.
Nel corso dell'incontro sono stati rappresentati tutti i dati in possesso della pubblica amministrazione. Il valore dei terreni sottratti è di circa 15 milioni di euro che si aggiungono ai precedenti 15 milioni .
"Uno scandalo enorme",  dice Crocetta, che ha dato mandato all'Esa e al suo presidente Calanna, di verificare tutto lo stato patrimoniale dell'ente per controllare se il fenomeno sia esteso ad altre province e provvedere quindi al recupero dei terreni sottratti.

All'inizio dello scorso agosto, Crocetta aveva già denunciato un'"accaparramento" indebito da parte dell’avvocato Carmelo Bontempo Scavo di Tortorici, facendo inoltre capire che nella questione ci fosse pure lo zampino della mafia. Infatti, secondo il governatore, l’avvocato - mai implicato in questioni di mafia - avendo parentela con la "temibile famiglia mafiosa dei Bontempo Scavo di Tortorici" poteva definirsi "geneticamente" legato alla mafia. Battuta poi spiegata meglio dal presidente perché aveva innescato tutta una serie di polemiche sul "professionismo antimafia" (LEGGI).

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16 ottobre 2013
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