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Tesori inestimabili affidati ai privati

La Regione siciliana affiderà la gestione di alcuni tra i più importanti beni culturali siciliani alle ditte che si sono aggiudicate le gare

04 febbraio 2012

I servizi al pubblico di alcuni tra i più importanti beni culturali siciliani saranno assegnati a imprese private leader nel settore. L'elenco delle ditte che si sono aggiudicate le gare nei musei e nelle aree archeologiche dell'Isola è stato comunicato venerdì nel corso di una conferenza stampa dall'assessore regionale dei Beni culturali, Sebastiano Missineo.
I contratti per la gestione dei servizi (biglietterie, bookshop, luoghi di ristoro e le visite guidate), in attesa dell'aggiudicazione definitiva dopo i controlli di legge e la definizione contrattuale, avranno una durata di 4 anni più un'opzione per altri 4.
"I privati - ha detto Missineo - potranno gestire molti più servizi di quanto accadeva in passato nei luoghi della cultura più importanti della Sicilia. Stiamo lavorando per migliorare le performance nei nostri beni e ottenere un maggiore ritorno economico per la Regione attraverso gli investimenti delle imprese che, oltre alla promozione dei siti, dovranno pagare un canone e versare una percentuale sugli introiti".

Ad Agrigento la gestione del parco Valle dei Templi, del museo archeologico, del museo Casa natale Pirandello e della zona archeologica di Eraclea Minoa, e dell'area denominata Trapani 1-2 (con le zone archeologiche di Segesta e Selinunte, il museo Baglio Anselmi di Marsala, il museo del Satiro di Mazara del Vallo e il Pepoli di Trapani) è andata al consorzio "I luoghi dell'Arcadia".
A Siracusa Globe Events Management e Civita avranno affidati i servizi della zona archeologica della Neapolis, del museo archeologico Paolo Orsi e del museo di Palazzo Bellomo e quelli di Messina 3 (il teatro greco romano di Taormina e la zona archeologica di Giardini Naxos); mentre a Palermo 1 ha vinto la società Pierreci Codess che ha in appalto il Chiostro di Monreale, il Castello della Zisa e la zona archeologica di Monte Jato.

L'assessore Missineo ha anche presentato i dati di fruizione dei beni culturali in Sicilia nel 2011: crescita delle presenze del + 9,38% e degli incassi del + 12,06% rispetto al 2010. "Ottimi risultati - ha sottolineato l'assessore - che portano a poco meno di quattro milioni i visitatori nei nostri siti nello scorso anno e che consegnano ai privati un settore in espansione e con grandi potenzialità da sfruttare meglio".

Alla luce di questi risultati, il direttore di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ha affermato: "Bene l'inversione di tendenza nelle aree archeologiche, ma occorre fare di più per i musei che perdono il 10% dei circa 300 mila visitatori di un anno fa". "Siamo contenti che dopo tre anni ci sia un'inversione di tendenza. Ma, purtroppo, è stato confermato quanto da noi denunciato un anno fa". Zanna ha sottolineato che "entrando nel merito e osservando più attentamente i dati forniti dall'assessore Missineo, i posti più visitati in Sicilia sono sempre le aree archeologiche: Agrigento, Siracusa, Taormina, solo per citarne alcuni, e non i musei. Purtroppo, le dieci strutture museali più importanti perdono il 10% dei circa 300 mila visitatori di un anno fa. In questo senso, finora, si è fatto troppo poco per la loro valorizzazione e promozione, e l'arrivo dei privati, che salutiamo comunque favorevolmente, non servirà a risolvere un problema che resta in mano alla politica".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

 

 

 

 

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04 febbraio 2012
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