The Dreamers - I sognatori
''Il senso del film è il tentativo di raccontare ai giovani lo spirito di quel momento, il '68'' Bernardo Bertolucci
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THE DREAMERS
di Bernardo Bertolucci
Dopo Il conformista e Ultimo tango a Parigi, Bertolucci torna a girare nella capitale francese per tratteggiare l'idealismo giovanile che ispirò le barricate del '68. La politica fa solo da sfondo all'avventura esistenziale di tre ragazzi in un appartamento. Un'iniziazione al sesso e alla vita. Rimasti soli in città mentre i genitori sono in vacanza, Isabelle (Eva Green) e suo fratello Theo (Louis Garrel) invitano nel loro appartamento Matthew (Michael Pitt), un giovane americano incontrato alla Cinémathéque. I tre ragazzi si chiudono in casa stabilendo delle regole di comportamento molto precise e arrivano a una conoscenza reciproca, dopo aver esplorato emozioni, erotismo, in un crescendo di giochi mentali sempre più estremi. Sullo sfondo del turbolento panorama politico che portò al Maggio '68 in Francia, quando la voce dei giovani stava irrompendo in tutta Europa.
Tratto dal romanzo "The holy innocence" di Gilbert Adair.
"Il senso del film è il tentativo di raccontare ai giovani lo spirito di quel momento. Erano giorni in cui i giovani erano attivi, presenti. C'era la certezza di un futuro di speranza, utopia. L'illusione che con la trasgressione si poteva cambiare il mondo. E invece oggi i ragazzi non sanno nemmeno cosa sia stato il '68. Non se ne parla, nemmeno tra i figli di chi il '68 l'ha fatto. Forse perché c'è imbarazzo, o il senso di un fallimento. Una bella differenza con quei giorni in cui c'era una grande confusione tra politica, amore per il cinema e la musica, il sesso''.
Bernardo Bertolucci
Distribuzione Medusa
Durata 92'
Regia Bernardo Bertolucci
Con Eva Green, Louis Garrel, Michael Pitt, Jean-Pierre Leaud
Genere Drammatico
La critica
"L'amore per il cinema, citato e mimato anche nei momenti più drammatici (il tentato suicidio alla 'Mouchette') non è un vano gioco erudito, ma una dolente confessione: il film di cui credevamo di essere solo spettatori, è la storia della nostra vita". (Claudio Carabba, 'Sette', 11 settembre 2003)
Presentato fuori concorso alla 60^ Mostra del Cinema di Venezia 2003.
La revisione ministeriale del 6/8/2003 ha tolto il divieto di visione a 14 anni