The producers - Una gaia commedia neonazista
Dal film al teatro e dal teatro al cinema. Un remake da Mel Brooks, voluto da Mel Brooks
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THE PRODUCERS - UNA GAIA COMMEDIA NEONAZISTA
di Susan Stroman
Dal film al teatro e dal teatro al cinema: ovvero come ti condisco un'idea di Mel Brooks in tre mosse, risciacquando a Broadway un film di culto, per riportarlo al cinema con gli stessi (quasi) interpreti canterini.
Max Bialystock ed il suo ragioniere Leo Bloom (interpretati da Nathan Lane e Matthew Broderick) hanno studiato un piano per fregare i propri finanziatori, producendo un flop assicurato. Nel disastro generale nessuno controlla i conti e per i produttori il guadagno è assicurato. A questo scopo stabiliscono di produrre un pacchianissimo musical dal titolo "La primavera di Hitler" scritto da Franz Liebken, un criminale nazista riparato negli Stati Uniti. Scritturano poi lo sfarfalleggiante regista Roger De Bris e, come attrice protagonista, Ulla, la bomba sexy svedese dal cognome pieno di consonanti.
La sera della prima sta per avvicinarsi. Cosa potrà mai succedere? Nient'altro che un flop?
The producers (tit. italiano ''Per favore, non toccate le vecchiette'', 1968) è il primo film diretto da Mel Brooks, ed è considerato un cult della storia del cinema. Il film rischiò di non uscire; Joseph E. Levine, produttore della pellicola, disse a Brooks che la sua opera, inizialmente intitolata Springtime for Hitler (il nome dell'immaginario spettacolo portato in scena nel film) non era abbastanza divertente. Fu solo grazie all'insistenza di Peter Sellers, che vide il film mentre era a Hollywood e che lo trovò molto divertente, che Levine si convinse a distribuirlo, a condizione che il titolo fosse cambiato. Nel 1969 il film si aggiudicò l'Oscar alla migliore sceneggiatura. Nel 2001 il film è stato adattato dallo stesso Brooks in un musical per Broadway (tuttora replicato), con lo stesso titolo The Producers, diretto da Susan Stroman, con Nathan Lane e Matthew Broderick nei ruoli che nel primo film furono rispettivamente di Zero Mostel e Gene Wilder. Lo spettacolo ebbe un enorme successo e fece incetta di 12 Tony Award nel 2001. Adesso, per volere di Brooks, in un bizzarro percorso di andata e ritorno, lo spettacolo di Broadway torna in pellicola, conservando quasi completamente la matrice teatrale, stesso titolo The Producers, stessa sceneggiatura, stessa regia (Susan Stroman) stessi interpreti principali (Nathan Lane e Matthew Broderick), ai quali vanno aggiunti Uma Thurman (nel ruolo di Ulla) e Will Ferrell (Franz Liebkind).
Distribuzione Sony Pictures
Durata 134'
Regia Susan Stroman
Con Nathan Lane, Matthew Broderick, Uma Thurman, Will Ferrel
Genere Commedia
La geniale follia di Mel Brooks
Ha cominciato a far ridere gli altri per difendersi da compagni più grossi e aggressivi. E' diventato un cabarettista nei locali notturni di New York e poi, dopo anni passati a scrivere sketch per la televisione e spettacoli per Broadway, ha scritto un film e vinto un Oscar.
E' Mel Brooks, regista di film culto come 'Frankenstein junior' o 'Balle spaziali' che ha iniziato però con 'Per favore non toccate le vecchiette', storia di due produttori che per frodare il fisco vorrebbero realizzare uno spettacolo flop che invece si rivela un successo.
Il film è diventato poi un musical di Broadway che ha tenuto banco per anni e adesso torna al cinema con un cast di tutto rispetto, Matthew Broderick e Nathan Lane (già nel cast teatrale) e Uma Thurman nel ruolo della segretaria svedese Ulla.
L'intervista di Silvia Bizio
Che consigli ha dato alla regista del film?
''Prima di tutto le ho detto: ''Devi dire, prima azione e poi stop. Se dici prima stop e poi azione non si può fare alcun film!''. Insomma le ho dovuto spiegare proprio le basi... No, scherzo, ho capito immediatamente che lei sarebbe stata in grado di farlo. Era stata lei la regista del musical a Broadway. D'altra parte per tutti c'è una prima volta, il primo film. Io ho intuito per quanto riguarda i registi, sono bravo ad individuare talenti e Susan Stroman ha un talento naturale. Susan riesce a capire subito cosa l'occhio ama e cosa vuole vedere. A volte fa cose geniali che neanche io avrei mai potuto fare.''
A cosa vi siete ispirati per questa versione del musical?
''Io e Susan abbiamo discusso sullo stile di questo musical e io le ho chiesto come avrebbe voluto farlo. Lei mi ha detto che aveva in mente una specie di "Singing in the rain". E io le ho detto: "Perfetto! Il lavoro è tuo". Secondo me quello è il musical per antonomasia, in cui vedi ballerini che ballano davvero, senza rapidi tagli che riprendono gli occhi, le braccia o il piede ma proprio corpi in movimento. Secondo me, i più grandi musical che abbiamo in America erano quelli fatti dalla Rko con Fred Astaire e Ginger Rogers. Film in cui vedevi veramente i personaggi ballare dall'inizio alla fine.''
Perché, 37 anni dopo, avete deciso di riportare questa storia al cinema?
''La domanda è giusta: perché rifarlo? Avevamo un piccolo film molto buono, "Per favore non toccate le vecchiette", fatto tanti anni fa, che era costato 491 mila dollari e sul quale non ho mai ricavato un centesimo. Io non capivo, andavo dal distributore della Embassy e gli chiedevo come mai questo film non facesse soldi quando io vedevo le file fuori dai cinema. Lui mi rispondeva di andare a controllare i libri contabili che erano in Alaska. Ovviamente non avevo intenzione di andare fino a laggiù quindi gli dovevo credere sulla parola.''
Come è nata l'idea di scrivere lei la musica?
''Devo dire, per quanto mi riguarda, che ho trovato irresistibile l'idea di essere io a realizzare la musica per un musical però non pensavo di esserne capace. Quindi sono andato da Gery Hermann che è un musicista di Broadway e lui mi ha detto: "C'è una persona che sarebbe perfetta per fare questo musical" e ha cominciato a suonare tutte le canzoni che io avevo composto nel corso degli anni per i miei film. Così mi ha salvato la vita, perché in realtà mi ha dato lo stimolo per creare il musical che poi è stato bellissimo.''
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