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Torri, tonnare e stabilimenti da concedere ai privati

La Regione siciliana studia un modo "concessionario" per affidare i propri tesori

04 marzo 2016

[Articolo di Claudio Reale - Repubblica/Palermo.it] - L’elenco è ancora preliminare, e perché arrivi quello definitivo servirà un complesso incrocio fra le foto scattate dall’alto e le carte della Sicilia. Quella che ne verrà fuori, però, è una mappa del tesoro che potrebbe fare gola a un’enorme platea di investitori, con un identikit che spazia dalle multinazionali alle piccole startup. Indica, quella mappa, gli edifici di proprietà della Regione sul demanio marittimo che per effetto della Finanziaria approvata mercoledì scorso dall’Ars potranno essere affidati in concessione medio-lunga ai privati.

Nell’elenco centinaia di edifici, "migliaia" secondo l’assessorato, entro i trenta metri dalla battigia: l’assessorato regionale all’Ambiente pubblicherà un bando per concedere concessioni che possono arrivare fino a 50 anni. Un’idea di massima sulle perle più interessanti c’è già: il direttore generale del dipartimento, Maurizio Pirillo, indica "le circa 150 torri che dal XIV secolo furono costruite sulle coste siciliane come ad esempio la Torre Pozzillo di Cinisi o la Torretta Granitola di Campobello di Mazara, due villette a Mascali, il lido "La Conchiglia" di Gela, l’ex albergo "Oda" alla Playa di Catania, la tonnara di Oliveri, quella di Milazzo e quella del Plemmirio, una palazzina di Riposto, il "Roosevelt" dell’Addaura". L’elenco, però, è potenzialmente sconfinato.

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04 marzo 2016
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