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Totò Cuffaro condannato a 7 anni in appello

Processo sulle Talpe alla Dda: i giudici hanno riconosciuto l'aggravante dell'avere agevolato l'associazione mafiosa

23 gennaio 2010

L'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, oggi senatore dell'Udc, è stato condannato, in appello, a sette anni di reclusione per favoreggiamento aggravato dall'avere agevolato Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio. In primo grado i giudici avevano escluso la sussistenza dell'aggravante mafiosa e avevano condannato il politico a cinque anni di reclusione.
Il processo è stato celebrato davanti la terza sezione della corte d'appello di Palermo.

Cuffaro, lasciando subito dopo l'aula bunker del carcere Pagliarelli, ha detto ai cronisti: "L'avevo già detto e lo ripeto: rispetto la sentenza con grande serenità. So di non essere mafioso e di non avere mai favorito la mafia. Avverto, da cittadino, la pesantezza di questa sentenza che, però, non modifica il mio percorso politico. Ciò non vuol dire che le sentenze non debbano essere rispettate dal momento che sono espresse dalle istituzioni".

La terza sezione della corte d'appello di Palermo ha anche riformato le pene inflitte all'ex manager della sanità privata Michele Aiello, condannato a 15 anni e 6 mesi contro i 14 del primo grado per associazione mafiosa e ha modificato in concorso esterno all'associazione mafiosa l'accusa di favoreggiamento contestata all'ex maresciallo del Ros Giorgio Riolo, condannandolo a 8 anni di carcere. In primo grado Riolo aveva avuto 7 anni. La Corte ha dichiarato prescritto il reato contestato ad Adriana La Barbera per morte dell'imputata. Per il resto la sentenza di primo grado è stata interamente confermata.

Queste le condanne confermate per gli altri imputati: il radiologo Aldo Carcione (accusato di rivelazione e utilizzazione di segreto d'ufficio e accesso abusivo al sistema informatico della Procura), 4 anni e 6 mesi; l'ex segretaria della Procura Antonella Buttitta (accesso abusivo al sistema informatico della Procura e rivelazione ed utilizzazione di segreto d'ufficio), 6 mesi; Roberto Rotondo (favoreggiamento), un anno; Giacomo Venezia (favoreggiamento), 3 anni; Michele Giambruno (truffa e corruzione), 9 mesi; Salvatore Prestigiacomo (corruzione), 9 mesi; Angelo Calaciura (corruzione), 2 anni; Lorenzo Iannì (truffa) 4 anni e 6 mesi.
La conferma della condanna al pagamento di 400 mila euro è stata inflitta alla società Atm - Alte Tecnologie Medicalì (truffa). A 600 mila euro di multa è stata invece condannata la società 'Diagnostica per immagini Villa Santa Teresa' (truffa). Le due società erano state sequestrate ad Aiello e ora sono in amministrazione giudiziaria.
"Da quanto emerge dal dispositivo le nostre richieste sono state tutte accolte", ha commentato il pg Daniela Giglio, che ha sostenuto l'accusa al processo. "La corte - ha aggiunto - ha rivalutato il materiale processuale con una meditazione ulteriore che è poi l'essenza del processo di secondo grado".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, ANSA, Repubblica/Palermo.it]

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23 gennaio 2010
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