Totò Cuffaro e gli immigrati di Lampedusa. ''Esseri umani come noi, meno fortunati di noi ma...''
85 dei 105 extracomunitari del centro accoglienza di Lampedusa, saranno oggi rimpatriati
"Accogliere l'immigrato, legale o illegale che sia, è una espressione matura della democrazia e della convivenza civile". Sono state queste le parole del presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro, nel suo intervento all'VIII Congresso sull'immigrazione tenutosi a Lampedusa in questi giorni, e in cui ha sottoscritto la proposta di una direttiva da inoltrare al Consiglio della Ue, relativa all'estensione dell'assistenza sanitaria per tutti gli stranieri comunque presenti sul territorio europeo (regolari e irregolari), per assicurare la piena realizzazione del diritto alla salute di ogni individuo.
Cuffaro ha fatto poi un sopralluogo nel centro di accoglienza, per controllare le condizioni della struttura, complimentandosi con gli uomini della Misericordia e con i Carabinieri. Su richiesta del Comune di Lampedusa il governatore ha destinato pure un' ambulanza all'isola di Linosa, la più piccola delle Pelagie, che non ne ha mai avuta una. Il mezzo è stato messo a disposizione dalla Misericordia di Palermo.
La sera prima della visita di Totò Cuffaro, però, un tentativo di rivolta che stava per essere organizzato da alcuni extracomunitari per protestare contro la notifica di rimpatrio, e che è stato sventato dai carabinieri nel centro di accoglienza, denunciava una situazione che poco ha che vedere con l'ottimismo e i complimenti.
Per ora nel centro vi sono 105 extracomunitari. Ottantacinque di questi saranno rimpatriati entro oggi.
Salvatore Cuffaro, ha comunque aggiunto, dopo un commosso riconoscimento rivolto ai 25 volontari della Misericordia, manifestando solidarietà agli immigrati:"esseri umani come noi, meno fortunati di noi ma, ugualmente, meritevoli del nostro benessere".