Totò Cuffaro governatore della Sicilia
Si è insediato ieri dopo la proclamazione ufficiale il nuovo presidente dei siciliani
Da buon salesiano ha chiesto la protezione della Madonna e di San Giovanni Bosco, per aiutarlo nelle scelte e nell'operato da presidente dei siciliani, Totò Cuffaro nel discorso tenuto durante la cerimonia di insediamento nell'Aula magna della Corte d'Appello (presidente Carlo Rotolo).
Alla cerimonia, durata appena 15 minuti, c'erano praticamente tutti: da Serio (commissario al Comune di Palermo) a Leanza (presidente uscente), oltre a molti burocrati e politici in attesa di accreditarsi.
Cuffaro arriva con tutta la famiglia: accanto a lui la moglie Giacoma, poco più in là il padre Raffaele e la madre Ida.
Subito dopo la lettura dei verbali con i risultati da parte del presidente dell'Ufficio elettorale, Vincenzo Oliveri, e la proclamazione ufficiale, il neo presidente prende la parola, emozionantissimo: "Sento forte la responsabilità e avverto il bisogno di dire che metterò a disposizione il mio impegno perché nei prossimi cinque anni si possa lavorare proficuamente" e per assicurare ai siciliani "anni di prosperità e benessere" e "nuovi posti di lavoro"; quindi invoca su di lui la protezione "di San Giovanni Bosco e di Maria Ausiliatrice".
Subito dopo la fine della cerimonia, ai giornalisti che lo incalzano sui tempi per l'insediamento della Giunta regionale e sulle beghe tra i partiti della nuova maggioranza, Cuffaro taglia corto rispondendo che nominerà tutti gli assessori entro dieci giorni, che molto probabilmente vi saranno delle donne nel nuovo governo e che pensa anche di rimodulare il numero degli assessorati, introducendone, per esempio, uno dedicato alla famiglia.
Tanti auguri di buon lavoro al nuovo presidente.