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Tra ricchi e poveri

La Cei: ''le disuguaglianze sociali sono in aumento''. Il ministro Brunetta: ''La povertà è diminuita''

10 giugno 2009

Il termine "esubero" non tiene "nel debito conto un tessuto sociale che va sfilacciandosi, a motivo delle disuguaglianze che aumentano invece di diminuire". A farlo notare sono i vescovi italiani, che nel comunicato finale della 59esima Assemblea della Cei si associano al "richiamo" fatto dal cardinale presidente, Angelo Bagnasco - che ha avuto "ampia risonanza" nell'opinione pubblica - a "non sottovalutare la crisi" occupazionale in corso "come si trattasse di alleggerire la nave di futile zavorra".
"Nessuno ignora - si legge nel comunicato - il pesante impatto della sfavorevole congiuntura economica internazionale, di cui non si riesce a cogliere ancora esattamente la portata, né si intende minimizzare l'impegno profuso da chi detiene l'autorità". Per la Cei, però, "resta evidente che i costi del difficile momento presente ricadono in misura prevalente sulle fasce più deboli della popolazione".

I vescovi, inoltre, hanno "preso positivamente atto delle molteplici iniziative promosse nei mesi passati in tutta Italia dalle diocesi e dalle Conferenze episcopali regionali per fronteggiare le difficoltà del mondo del lavoro". Il Fondo di garanzia della Cei per le famiglie in difficoltà costituisce "un ulteriore e corale seme di speranza". La colletta del 31 maggio scorso, per i vescovi, "è stata indice di una spiccata sensibilità che non deve spegnersi". La Chiesa tuttavia, sottolineano i vescovi non si può "ridurre" a una "agenzia umanitaria", chiamata "a farsi carico delle patologie della società, ma irrilevante rispetto alla fisiologia della convivenza sociale".

Diametralmente opposto il punto di vista del ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, secondo il quale: "Per 30 milioni di lavoratori dipendenti e pensionati la crisi ha portato a un aumento del potere di acquisto, grazie all'incremento delle retribuzioni e alla diminuzione dell'inflazione. Il risultato è che 'la povertà in Italia è diminuita'".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]

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10 giugno 2009
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