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Tragedia nella Little Sicily del Connecticut

Esplosione funesta in una centrale elettrica di Middletown, comunità abitata da molte persone provenienti da Melilli (SR)

08 febbraio 2010

Drammatica esplosione in una centrale elettrica di Middletown, in Connecticut. La deflagrazione, che si è verificata alle 11:17 del mattino ora locale (le 17:17 in Italia) per una fuga di gas, è stata fortissima e si è fatta sentire a oltre 15 km, tanto che la popolazione ha pensato si trattasse di un terremoto.
L'impianto 'Kleen energy systems' era in collaudo e avrebbe dovuto entrare in esercizio nei prossimi mesi; gli operai stavano svuotando alcune condotte del gas quando c'è stata l'esplosione. Un testimone ha detto che lo scoppio è avvenuto durante un test dei sistemi di generazione di energia.
"Ci sono corpi dappertutto", ha detto un testimone. Le cifre del disastro sono ballerine: non è chiaro neanche quante persone fossero al lavoro ieri, tra chi parla di 50 e chi di 300.
Ieri sera si è parlato di cinque morti accertati, 12 operai in ospedale, ma anche un numero imprecisato che manca all'appello. "Non sappiamo esattamente quanti operai si trovavano nell'impianto al momento dell'esplosione. Questo rende difficile il bilancio definitivo", ha detto il sindaco Sebastian Giuliano.
Calata la notte si è scavato febbrilmente tra le macerie, "pezzo per pezzo" e con l'aiuto dei cani, ha detto il capo dei vigili del fuoco Al Santostefano.

La tragedia del Connecticut si è rivelata anche una tragedia siciliana, a Middletown infatti, mezz'ora di macchina da Hartford, abita una folta comunità di origine italiana: molti abitanti vengono dal paese di Melilli, vicino a Siracusa.
La centrale, a sud della città sul fiume Connecticut, poco lontana dalla Wesleyan University, una delle migliori degli Stati Uniti, è costata un miliardo di dollari. Il principale partner del progetto, l'ex consigliere comunale William Corvo, è figlio di Max Corvo, ex agente dell'Oss e uno dei protagonisti dello sbarco in Sicilia. In coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina e con l'ambasciata italiana a Washington, funzionari del Consolato sono entrati in contatto con la polizia del Connecticut e con l'ufficio del vice-governatore Michael Fedele per verificare se nell'esplosione della centrale siano coinvolte persone di nazionalità italiana.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it, ANSA]

 

 

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08 febbraio 2010
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