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Trasformazioni e trasformismi

Il segretario del Pd siciliano dice basta alle alleanze con Lombardo, mentre l'MpA si trasforma...

10 luglio 2012

"No ad alleanze con Lombardo, i filolombardiani e gli eredi dell'Mpa". Questo è l'esito della direzione regionale del Pd che si è svolta ieri pomeriggio a Palermo. La direzione dopo oltre sei ore di riunione di denso confronto ha approvato la relazione del segretario Giuseppe Lupo. Quattro gli astenuti e quattro i voti contrari.
"Si è fatta chiarezza - ha detto Lupo - si inizia una pagina nuova, presentare e sottoscrivere una mozione per noi è come se fosse stata votata. Ripartiremo in vista delle elezioni regionali dalla costruzione di una coalizione di centrosinistra - conclude - per poi verificare insieme ai partiti che la compongono la possibilità di un dialogo con l'Udc".
Era stata convocata dal segretario regionale Lupo per discutere della mancata calendarizzazione della mozione di sfiducia contro Lombardo ("un grave errore politico non discuterla"), ma nel corso della direzione regionale del Pd si è finito per parlare soprattutto di alleanze e candidature alla presidenza della Regione.

Il primo affondo è arrivato da Rosario Crocetta, eurodeputato democratico e già in corsa per Palazzo d'Orleans, che rivolgendosi a Lupo ha detto: "Peppino, tu non puoi essere al tempo stesso giocatore e arbitro. Se ti vuoi candidare getta la maschera e dillo chiaro e tondo, invece di fare melina sulla mia candidatura. Io faccio le cose alla luce de sole, se ci sono altri candidati facciamo le primarie".

Nel suo intervento, Lupo aveva attaccato il capogruppo all'Ars Antonello Cracolici, "colpevole" secondo lui della decisione della conferenza dei capigruppo di non calendarizzare la mozione di sfiducia a Lombardo. "In questo modo è stata disattesa la decisione della direzione regionale del Pd", ha lamentato Lupo.

"La direzione del Pd non stabilisce il calendario dei lavori d'aula - ha replicato Cracolici - così come il capogruppo del Pd non decide gli ordini del giorno di Sala d'Ercole: per queste cose ci sono un regolamento e un presidente dell'Ars. La polemica sulla mancata calendarizzazione della sfiducia a Lombardo? Un polverone mediatico, il vero 'errore politico' è spingere un pezzo degli elettori siciliani fra le braccia del centrodestra".
Quanto alla questione delle alleanze, Cracolici ha osservato: "Io lavoro a un'alleanza larga, se qualcuno invece pensa a un'alleanza di 'salute pubblica' che arrivi magari anche al Pdl, si sappia che io non ci sto". "Si sta sollevando un polverone mediatico tentando di gettare tutte le colpe sul gruppo parlamentare. Nel corso dell'ultima assemblea regionale del partito - aggiunge Cracolici - si era deciso di ritirare la sfiducia nei confronti del segretario per favorire un clima sereno e una gestione unitaria ma con la direzione di oggi dal segretario arriva una risposta di guerra, ne prendo atto".
Il presidente della commissione regionale Antimafia Lillo Speziale, rivolgendosi a Lupo ha poi sostenuto: "L'ultima assemblea del Pd aveva deciso di nominare un direttorio per affiancare il segretario regionale, che fine ha fatto questo organismo?".

Intanto l'MpA si trasforma... - "Dobbiamo importare nel Movimento una leadership diversa passando da un modello monocratico a un modello collegiale nella prospettiva, non solo della sopravvivenza, ma anche di rilancio e rafforzamento del partito. Finora c'è stato sempre un solo uomo al comando ma è arrivato il momento di uscire dalla logica della delega a una persona sola rimettendola a un comitato federale che dovrà dotarsi di un esecutivo plurale".
Questo uno dei punti centrali dell'intervento conclusivo del segretario uscente del Movimento per le autonomie e presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, al Congresso federale dell'Mpa all'hotel Ergife a Roma che si è svolto nei giorni scorsi.

"La leadership unica o assoluta aveva ragione di esistere al momento della nascita di questo Movimento che però, all'indomani stesso del suo avvio, si è ritrovato allargato ad altre regioni diverse dalla Sicilia e oggi - ha aggiunto - è arrivato il momento di fare un grande passo in avanti nella sua struttura trasformandolo in una concreta realtà". "Questo partito dovrà diventare un partito nazionale e, per questo, dobbiamo cercare rapporti nuovi in questa condizione politica italiana che ci offre possibilità di espansione. Può diventare il partito dei partiti regionali con una struttura federale che conviva con leader regionali forti a cui va data massima autonomia nella selezione della classe dirigente e nella scelta di alleanze. La raccomandazione che rivolgo è però quella di trovare forza anche dalle leadership provinciali perché solo così potremmo realizzare una rete molto più forte a livello nazionale". "Sarà, inoltre, necessario recuperare liste civiche serie che potranno arricchire il nostro movimento - ha aggiunto il governatore sicilano - trasformandolo in un partito autenticamente aperto in cui anche i giovani, le donne e l'intera società civile siano liberamente coinvolti".
Lombardo si è poi soffermato sulla "esigenza indispensabile che il partito cambi logo e nome perché solo in questo modo si possono trovare nuove risposte alle domande di partecipazione politica. Posso essere nostalgico - ha spiegato - ma non possiamo andare indietro rispetto ai risultati non lusinghieri delle scorse elezioni".

Per le elezioni regionali serve una "alleanza coerente e vincente" ha aggiunto Raffaele Lombardo. Il governatore ha poi spiegato la necessità di muoversi sulle direttive di "integrazione e distinzione" pensando un modello regionale simile a quello della Baviera che in Germania funziona. "Indubbiamente partiamo da una base solida", ha aggiunto. "Possiamo anche sperimentare i nuovi sistemi di comunicazione alternativi - ha concluso - che non costano molto e hanno portato all'attenzione del pubblico il Movimento 5 stelle. Per noi il grillismo è una grande opportunità. Lui ha seminato il terreno, noi possiamo fare il raccolto. Lui agita argomenti facendo dura opposizione con il sistema, noi possiamo trasformarli in azione politica che si ferma quando si ottengono i risultati che servono alle persone", ha concluso.
Il congresso federale del Movimento per le Autonomie ha eletto il comitato federale, composto da 138 membri. Designerà il nuovo segretario federale che prenderà il posto di quello uscente: il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo.
Il congresso ha approvato, all'unanimità, il documento politico che sancisce la nascita del nuovo percorso del Movimento. "Questo nuovo soggetto, in grado di recepire le varie istanze territoriali, - si legge in una nota - dovrà evolvere, sulla base della positiva esperienza di Governo maturata in Sicilia sotto la guida del presidente Raffaele Lombardo, in direzione della costituzione di un movimento nazionale di natura federale fondato sui principi della collegialità, della tutela delle autonomie locali, per l'applicazione dei principi del federalismo e per lo sviluppo partecipato".

[Informazioni tratte da ANSA, Adnkronos/Ign, Corriere del Mezzogiorno, Lasiciliaweb.it]

 

 

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10 luglio 2012
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