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Tre Bicchieri di prestigio a 246 vini italiani. Nella guida Gambero Rosso-Slow Food la ricchezza dell'Italia

04 ottobre 2005

Dici Barolo e il mondo intero pensa al vino italiano, ed è infatti sempre Lui il re dei vini italiani e il rosso più apprezzato.
Dici Piemonte e Toscana e il mondo intero pensa subito a grandi distese di vigneti, dai quali nasce proprio quel Barolo e il Chianti, che solo a nominarli ci si riempie la bocca di sensazioni.
E, nonostante l'Italia sia tutta terra di grandi vini, sono sempre Piemonte e Toscana le regioni che conquistano in totale più riconoscimenti dalla guida ''Vini d'Italia'', un classico per gli amanti del buon bere, edita da Slow Food e Gambero Rosso. Quest'anno gli ambiti 'Tre bicchieri' sono andati a 246 vini italiani.

Per la guida, che sarà presentata ufficialmente a fine ottobre al Salone del Vino di Torino, sono stati selezionati oltre 15 mila campioni in tutta Italia, sottoposti all'esame di una quindicina di commissioni. Il 70 per cento dei 'Tre bicchieri', l'eccellenza e il prestigio del vino, è rappresentato da vini rossi, il 20 per cento sono le novità.
Il barolo è la denominazione più premiata, una conferma rimarcata dall'eccezionale annata 2001.

Piemonte e Toscana ai primi posti, ma con una leggera perdita di consistenza: il primo è passato da 61 a 56 etichette, la seconda da 58 a 32.
Cresce la Lombardia (da 11 a 12 vini), l'Alto Adige (da 18 a 19), il Veneto (da 20 a 21), l'Umbria (da 5 a 7), la Campania (da 7 a 10). Fanno invece la loro gradita ricomparsa nella guida il Lazio e la Liguria, entrambe con un vino a testa.

Il riconoscimento di ''Cantina dell'anno'' è andato a quella umbra di Arnaldo Caprai di Montefalco, alla quale si deve la rivalutazione del Sagrantino, vitigno autoctono umbro oggi ai vertici del panorama vitivinicolo nazionale e internazionale. I migliori vini dell'anno sono Franciacorta Gran Cuvée pas operé 2000 Bellavista per la categoria "Bollicine", Collio Bianco Fosarin '04 Ronco dei Tassi per i bianchi, Taurasi Vigna Cinque Querce '01 Molettieri per i rossi, Moscato Passito di Pantelleria Creato '76 Murana per i passiti.
Enologo dell'anno è Gianno Menotti, cantina emergente la altoatesina Pacherhof. Il vino più conveniente è il Dolcetto di Dogliani Papà Celso '04 Marziano Abbona. Viticoltore dell'anno è Romano Dal Forno.

I Tre Bicchieri Siciliani
Benanti: Etna Bianco Sup. Pietramarina '01
Cusumano: Noà '04 - Sàgana '04
Donnafugata: Contessa Entellina Milleunanotte '02
Firriato: Harmonium '03
Morgante: Don Antonio '03
Salvatore Murana: Moscato Passito di Pantelleria Creato '76
Palari: Faro Palari '03
Planeta: Burdese '03 - Cometa '04
Tenute Rapitalà: Solinero '03
Tasca d'Almerita: Contea di Sclafani Cabernet Sauvignon '03

E per i vini siciliani i premi arrivano anche dal di fuori dei confini nazionali. Il Marsala Garibaldi Dolce delle Cantine Pellegrino, dopo la vittoria della medaglia d'argento all'International Wine Challenge, organizzato dalla rivista Wine&Spirits di Londra, guadagna l'ambito Trofeo, che viene consegnato in una cerimonia stile consegna degli Oscar.
''Il Trofeo del Wine Challenge di Londra - afferma Massimo Bellina, Export Manager della casa vinicola Pellegrino - è tra i riconoscimenti più ambiti nel panorama dei concorsi enologici. Il Trofeo viene assegnato solo a pochi produttori mondiali, tra quelli che hanno ottenuto medaglie al concorso enologico della rivista Wine & Spirits''.

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04 ottobre 2005
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