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Tre intimidazioni in un anno. Il Sindaco anti ponte sullo Stretto rassegna le proprie dimissioni

Il sindaco di Villa San Giovanni dopo l'ennesima intimidazione mafiosa ha detto basta

03 settembre 2004

Rocco Cassone ha rassegnato le proprie dimissioni nel corso di un Consiglio comunale aperto, e non ha esitato a denunciare la pressione a cui è sottoposto dopo la serie di minacce. L'ultima il 25 agosto: 5 proiettili in una busta
 
Tre intimidazioni in un anno. È questo il motivo che ha spinto il sindaco di Villa San Giovanni, nel reggino, a rassegnare le proprie dimissioni. Rocco Cassone, 42 anni, è stato eletto sindaco nel maggio del 2003 in una lista di centrosinistra critica sulla realizzazione del ponte sullo Stretto. Ha rassegnato le proprie dimissioni nel corso di un Consiglio comunale aperto alla partecipazione delle forze politiche e sociali.

Le minacce ai danni del sindaco hanno inizio il 13 settembre 2003, quando sconosciuti gli incendiano l'automobile parcheggiata nei pressi della sua abitazione. L'11 febbraio è la volta dell'automobile della moglie del sindaco che viene data alle fiamme. E infine il 25 agosto Cassone riceve una busta contenente cinque proiettili.
Gesti analoghi sono stati compiuti anche ai danni di altri amministratori del comune di Villa San Giovanni: l'assessore Bruno Plastina, Pino Bellantone, il presidente del consiglio comunale e già presidente della Provincia, Cosimo Calabrò, un dipendente che collabora con l'ufficio del sindaco.

Dopo la prima intimidazione subita da Cassone le forze dell'ordine avevano eseguito quattro arresti, tra cui un ex consigliere di minoranza che, secondo l'accusa, avrebbe agito per vendetta. Due giorni fa, nel corso del consiglio comunale, Rocco Cassone non ha esitato a denunciare "la pressione a cui sono sottoposto dopo la serie di intimidazioni contro la mia persona". Nel settembre scorso, dopo l'incendio della sua automobile, sostenne che l'episodio era un "chiaro disegno di destabilizzazione dell'amministrazione comunale" e che non si poteva escludere "una eventuale connessione con vicenda della costruzione del Ponte sullo Stretto".

L'amministrazione comunale di Villa San Giovanni si è espressa, anche con documenti approvati dal consiglio, in modo contrario rispetto rispetto alla realizzazione della grande opera. In Calabria sono numerosi gli attentati contro sindaci e consiglieri comunali. Sull'argomento la Lega delle Autonomie locali ha preparato un dossier dal quale emergono dati allarmanti: nel 2003 gli attentati e gli atti intimidatori contro amministratori locali sono aumentati, rispetto all'anno precedente, del 117%; 80 i comuni interessati (31 nel 2000) in tutte e cinque le province e senza alcuna distinzione di colore politico.

Fonte: La Nuova Ecologia

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03 settembre 2004
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