TRRAFFFFICO!

Lo zio tossico di Johnny Stecchino, che metteva il traffico in testa ai guai della Sicilia, insieme all’acqua e all’Etna, aveva tutte le ragioni di questo mondo. Eppure è passata come una battuta sulla quale sorridere e basta. E invece... E invece un autorevole report - "Italia disconnessa" - assegna a Palermo nientemeno che il nono posto al mondo fra le città più "trafficate". Catania occupa il 91esimo posto, nonostante la percezione, molto più severa, dei cittadini catanesi, che ritengono di sopportare i problemi della circolazione urbana come un cilicio.

È stato calcolato dai ricercatori che i tempi di percorrenza dei veicoli sulle strade urbane sono identici a quelli di fine 700, appena quindici chilometri l’ora, addirittura 7 o 8 nelle ore di punta, la qualcosa significa che si sta in coda 37 minuti ogni ora. Una enormità.
"Italia disconnessa" ha lavorato al rapporto prima che arrivassero le tegole di Via Lazio e Politeama, provocate dai lavoro in corso per anello ferroviario, che hanno ancora aggravato i problemi di circolazione.

I tempi di percorrenza incidono, com’è noto, su vari fattori. Intanto sul portafogli, perché raddoppiano, talvolta triplicano il costo del carburante, ed incidono pesantemente sull’obsolescenza delle vetture, perché si viaggia a basso regime e si adoperano i freni più spesso (per citare alcune elementari conseguenze). Ma c’è dell’altro, la qualità della vita, la salute degli utenti della strada, l’aumento del rischio sia per coloro per conducenti e pedoni.
Non abbiamo informazioni affidabili sullo stress provocato dal traffico intasato, ma è legittimo supporre, a giudicare fai comportamenti prevalenti, non proprio improntati al fair play, che la circolazione difficile scateni gli istinti peggiori e metta a repentaglio la saldezza dei nervi anche di persone solitamente equilibrate.

L’inclusione di Palermo nella top ten del traffico disordinato, insieme ad Istanbul ed altre nove città, è un risultato che la città si è conquistata faticosamente nel tempo. Non può essere ascritto, naturalmente, all’attuale amministrazione. Che tuttavia, ha la responsabilità, come le altre, di non avere assunto decisioni in controtendenza rispetto al passato. Non si tratta di affidare il problema agli sfasciacarrozze, qualcosa si può fare. Per esempio, Palermo è una delle poche metropoli al mondo a permettere il carico e scarico agli automezzi pesanti a qualunque ora, oltre che la loro circolazione 24 ore su 24 ovunque.