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Tutta Lampedusa in piazza

Nuova manifestazione contro il nuovo Centro di espulsione diretta degli immigrati, voluto dal Viminale

27 gennaio 2009

Stamane la piazza di Lampedusa è gremita. Praticamente tutti gli abitanti dell'isola manifestano contro l'apertura, sull'isola, di un centro di identificazione ed espulsione dei migranti (Cie).
Il consiglio comunale ha indetto per oggi 12 ore di sciopero generale cui hanno aderito in massa i cittadini.
La manifestazione arriverà al porto dove si terrà una cerimonia di commemorazione dei tanti migranti morti durante i viaggi della speranza.

A guidare la manifestazione, il sindaco Bernardino De Rubeis, che ha ribadito le dure critiche al governo. I 1.200 immigrati attualmente presenti sull'isola e che sabato si erano clamorosamente uniti alla protesta dei lampedusani, sono rimasti nel Centro di prima accoglienza, strettamente sorvegliato dalle forze dell'ordine.
Assente la senatrice della Lega Angela Maraventano, che domenica era stata aspramente contestata dai suoi concittadini quando aveva tenuto un comizio in piazza a Lampedusa, e che nei giorni scorsi era stata estromessa dalla giunta di De Rubeis, dove ricopriva l'incarico di vicesindaco. L'ex sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, oggi la ha accusa di "avere strumentalizzato la protesta dei lampedusani" (LEGGI). Già venerdì scorso, proprio mentre il Consiglio dei ministri approvava il progetto di Maroni per il nuovo Cie, a Lampedusa si era tenuta una prima giornata di sciopero generale e circa quattromila persone erano scese in piazza (LEGGI).

Questa notte, intanto, sono stati trasferiti dal Cpa all'ex base navale Loran, in cui sarà allestito il centro di identificazione, 130 migranti subsahariani. Una decisione presa per alleggerire la situazione del centro di accoglienza in cui, al momento, si trovano circa 1.000 tunisini.
Ieri un centinaio tra richiedenti asilo, donne ospiti dei locali che verranno adibiti a Cie e ammalati erano stati portati in aereo nel Cpt di Crotone.

E nella mattinata, Thomas Hammarberg, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, ha commentato la situazione che si è venuta a creare sull'isola. "Sono particolarmente preoccupato per i rapporti che mi giungono da Lampedusa. E' cruciale che le autorità assicurino condizioni di vita decenti nel centro, continuino a ridurre il sovraffollamento spostando i richiedenti asilo in altri centri e garantiscano una analisi dettagliata delle richieste d'asilo". "Nella mia recente visita in Italia, il sottosegretario agli Interni, Mantovano, mi ha assicurato che l'Italia non avrebbe fallito nell'applicare gli standard internazionali ed europei su Lampedusa e nel dare effettivo accesso alle procedure d'asilo, incluso rimedi effettivi, a tutti i richiedenti asilo", ha sottolineato Hammarberg. "Sono sicuro che il governo si atterrà agli impegni presi e che ristorerà condizioni di vita accettabili nel centro di Lampedusa".
"E' cruciale comprendere che gli immigrati hanno il diritto di entrare in un paese. Non sono criminali, ma, spesso, invece persone che fuggono da persecuzioni e violenze. Finora c'è stata troppa enfasi sulla sicurezza, piuttosto che sui diritti umani. Tutti i paesi europei, non solo l'Italia, devono garantire protezione ai migranti e cooperare di più in una gestione coerente e umanitaria dei flussi migratori", ha concluso Hammarberg. 

"Denunceremo il ministro Maroni: ha violato le leggi sull'immigrazione" - L'assemblea comunale di Lampedusa ha deciso all'unanimità di denunciare il ministro Maroni, del quale chiede le dimissioni, per violazione delle norme sull'immigrazione clandestina. Una tappa annunciata, quella dell'esposto all'autorità giudiziaria, che amplia il fronte dello scontro.
Per ora nel Cpa dell'isola il clima è più tranquillo, ma l'emergenza, ora si chiama "viveri". Il cibo comincia a scarseggiare: la nave che, ogni lunedì, da Porto Empedocle porta sull'isola le derrate alimentari non è attraccata per il maltempo. Per questo i funzionari del Dipartimento per l'Immigrazione del Viminale sono stati costretti a ricorrere a due voli speciali dell'Aeronautica per fare giungere al Centro pasta, riso e prodotti surgelati.
Proseguono, intanto, nell'ex base navale Loran, i lavori di allestimento del contestato centro di identificazione e la polemica politica non tende minimamente a placarsi. E mentre il ministro degli Esteri, Franco Frattini si dice sicuro che si riuscirà a trovare "una soluzione" che coniughi "rispetto dei diritti e legalità", per Piero Fassino, ministro degli Esteri del governo ombra del Pd, quello che sta accadendo sull'isola "dimostra quanto sia stato demagogico, superficiale e miope credere che l'immigrazione clandestina sarebbe stata facilmente e immediatamente debellata per il solo cambiamento del governo in carica". Per il segretario del Prc, Paolo Ferrero, Lampedusa rappresenta "il totale fallimento della Bossi-Fini".

La preoccupazione delle Ong: "Situazione inaccettabile" - Grande preoccupazione per quanto sta accadendo in questi giorni all'interno del Centro di soccorso e prima accoglienza (CSPA) di Lampedusa. E' quanto hanno espresso ieri in un comunicato congiunto Croce Rossa Italiana, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Save the Children, presenti a Lampedusa nell'ambito del progetto europeo Praesidium, realizzato in collaborazione con il Ministero dell'Interno.
Le organizzazioni hanno sottolineato come il prolungato trattenimento dei migranti sul posto rischi di aggravare ulteriormente una situazione che, con l'uscita di centinaia di immigrati dal Centro, ha ormai toccato livelli di gravità e di pericolo mai registrati fino ad oggi.

Il trattenimento dei migranti nel Centro, senza alcun provvedimento autorizzativo o di convalida da parte dell'autorità giudiziaria, ha infatti raggiunto una durata ingiustificatamente prolungata, contrariamente alla natura stessa del centro, che è una struttura chiusa, realizzata per ospitare le persone sbarcate sull'isola solo per un breve lasso di tempo prima del loro trasferimento nei Centri presenti sul territorio italiano. Come conseguenza gli standard di accoglienza, i servizi offerti e le condizioni igieniche all'interno della struttura ne sono risultati gravemente compromessi con conseguenti rischi per la salute e, come osservato sabato, per la sicurezza sia dei migranti ospiti sia del personale impegnato all'interno del centro. Tale peggioramento degli standard di accoglienza, il crescente clima di tensione, nonché la limitazione di alcuni fondamentali diritti previsti dalla normativa nazionale e internazionale, continuano a preoccupare profondamente le Organizzazioni, che, anche alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi e nel timore che la situazione peggiori ulteriormente, richiedono di intervenire immediatamente per garantire sia i diritti dei migranti sia la sicurezza degli operatori presenti sul posto e della popolazione locale assicurando un rapido trasferimento degli ospiti presenti nel Centro verso le appropriate strutture di accoglienza del territorio.
Le organizzazioni presenti nel Centro, alle quali si aggiunge l'UNHCR, hanno espresso tali preoccupazioni in una nota inviata al Ministro Maroni, nella quale hanno anche sottolineato come il recente cambio di approccio nella gestione dei flussi migratori rischi di compromettere un modello di intervento altamente apprezzato a livello nazionale e internazionale.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, AGI, Ansa.it, Aise]

- "Non sono un razzista. Dico bugie per mantenere l'ordine" di F. Cavallaro

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27 gennaio 2009
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