Tutti i nodi della Finaziaria siciliana
Sul tavolo della discussione: precari, ex tabella H, pensioni e gli interventi riguardanti i dirigenti regionali
Via libera al testo base (gov 1) e ad alcuni emendamenti, mentre il "cuore" della manovra finanziaria viene affrontato oggi a cominciare da precari, norme per lo sviluppo (in ballo circa 700 mln di fondi Pac), contributi ex tabella H e interventi che riguardano i dirigenti regionali e le pensioni.
Si è conclusa così, per riprendere stamane, la lunga maratona della commissione Bilancio dell'Ars, chiusa solo a tarda notte. A chiedere lo stop, intorno alle 4 di ieri mattina, è stato il capogruppo del Pds-Mpa, Roberto Di Mauro.
Il confronto è più che mai aperto e il calendario stilato dalla Presidenza dell'Ars prevede che la manovra arrivi in aula oggi pomeriggio, ma questo dipende dagli accordi che la maggioranza riuscirà a trovare al suo interno ma anche con le opposizioni, visti i numeri risicati che ha in aula.
Il rischio è che la seduta slitti ancora una volta e la discussione generale venga rinviata a sabato, mentre domenica si potrebbe entrare nel merito dell'articolato.
Mercoledì, nel corso dei lavori della commissione, il Pd ha chiesto e ottenuto il ritiro delle norme che prevedevano l'introduzione di un ticket sui farmaci e sui ricoveri ospedalieri (bocciati due volte in commissione Sanità). "In questo momento - ha speigato Baldo Gucciardi, presidente del gruppo Pd all'Ars - non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai siciliani. Vedremo se il governo riformulerà le proposte e modificherà i criteri e i parametri, ma se tutto resta così com'è, il Pd sarà contrario a questi ticket se dovessero essere riproposti in aula".
Tra i nodi da sciogliere quello principale riguarda la Formazione professionale. L’altro ieri il presidente della Regione, Rosario Crocetta, durante il vertice di maggioranza ha aperto all'ipotesi di finanziare la seconda annualità dell'Avviso 20 che il governo aveva deciso di accantonare dopo avere riscontrato diverse anomalie nella gestione dei fondi pubblici da parte degli enti. Di fronte al pressing di alcuni parlamentari e all'emendamento targato Pd (Mariella Maggio) approvato in commissione Lavoro, Crocetta ha rimesso in campo l'Avviso 20.
L'emendamento del Pd, per finanziare la seconda annualità del progetto formativo, prevede il ricorso a parte dei fondi del "Piano giovani", inseriti nel maxiemendamento alla finanziaria: 280 mln su 452 mln disponibili. E ciò sarebbe possibile perché Bruxelles non avrebbe vincolato le risorse, come confermato nei giorni scorsi, durante una audizione in commissione Bilancio, dall'ex dirigente della Formazione, Ludovico Albert: dunque se così fosse i fondi sarebbero spendibili anche per l'Avviso 20.
Ma il governo Crocetta non vuole mettere a rischio l'intero Pac (Piano azione e coesione): probabile che a questo punto l'intero articolo sul "Piano Giovani" venga stralciato dalla finanziaria, in modo da verificare il percorso con il ministero per la Coesione e con Bruxelles.
[Informazioni tratte da ANSA, GdS.it, Lasiciliaweb.it]