Tutti pronti per i saldi?
Partono domani i saldi estivi. In Sicilia anticipati a sabato 5 luglio
E dopo il grande caldo sono arrivati anche i saldi estivi. La prima ad aprire le danze, tra le grandi città, sarà Napoli: ai piedi del Vesuvio lo shopping a prezzi scontati inizierà domani, mercoledì 2 luglio. Seguirà il capoluogo ligure venerdì 4 luglio, mentre a Roma, Milano, Torino, Venezia, Bologna, Bari, Ancona e Trieste 'la caccia' allo sconto comincerà sabato 5 luglio.
Le città siciliane inizialmente avrebbero dovuto aspettare la prossima settimana, ma il decreto firmato ieri giorni scorsi dal'assessore Regionale alla Cooperazione, Commercio e Pesca, Roberto Di Mauro, dispone per questo sabato l'avvio delle vendite di fine stagione per il periodo estivo.
La decisione è scaturita dopo le richieste avanzate da Confcommercio, Uil e Confesercenti regionali di anticipare i saldi di fine stagione al primo sabato del mese di luglio e dopo aver sentito, nella giornata di ieri, le organizzazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello regionale, le associazioni dei consumatorio e l'Anci che hanno espresso parere favorevole.
"Si tratta - ha detto Di Mauro - di un provvedimento condiviso da tutte le parti. Siamo venuti incontro alle richieste dei commercianti per garantire il corretto svolgimento delle vendite, ma anche alle esigenze di tutela dei consumatori, lasciando ai comuni il compito di vigilare sull'applicazione del decreto".
Insomma, quella boccata d'ossigeno richiesta dagli acquirenti, che potranno sperare di comprare con maggiore possibilità, e tanto attesa dai commercianti, sempre più stetti nella morsa delle difficoltà causate dal caro-vita. Secondo Confcommercio, conti alla mano si stima una spesa media di poco più di 280 euro per famiglia. Il valore complessivo dei saldi estivi comunque si aggirerà intorno ai 4 miliardi di euro con un'incidenza dell'11,2% sul fatturato annuo del settore.
"Le vendite estive - ha dichiarato Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Federmoditalia, l'associazione nazionale di categoria aderente a Confcommercio - non stanno andando bene sia per una generalizzata crisi dei consumi trasversale a tutti i settori e che sta investendo in maniera pesante il comparto abbigliamento, accessori e calzature, sia per fattori legati a condizioni climatiche poco favorevoli. I mancati introiti da parte dei nostri operatori potranno, pertanto, solo in parte essere recuperati con i saldi estivi che rappresentano, comunque, un'importante occasione per le famiglie di poter acquistare articoli con sconti che in media si aggireranno intorno al 30%".
Confcommercio ha ricordato comunque alcuni principi basilari per affronatare le vendite in saldo.
CAMBI: La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalita' del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
PROVA DEI CAPI: non c'è obbligo ed è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
PAGAMENTI: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
PRODOTTI IN VENDITA: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
INDICAZIONE DEL PREZZO: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Dal Condacos Sicilia una proposta di legge per la liberalizzazione dei saldi nell'Isola
"Una proposta di legge che parte dai cittadini e dalle loro esigenze, raccolte negli anni sottoforma di richieste e lamentele dal Codacons regionale": così Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, spiega il perché della proposta lanciata al Governo Lombardo di creare una legge per la liberalizzazione dei saldi nell'Isola, da rendere attiva già dal gennaio 2009, sfruttando le norme dell'autonomia regionale. "Sono ormai maturi - afferma Tanasi - i tempi per saldi liberi e permanenti in tutta la Sicilia. Basta alle promozioni legate solo ad alcuni periodi dell'anno e vincolate da norme assurde e dannose per i consumatori, che limitano gli sconti ad alcuni giorni dell'anno. Liberalizzando i saldi - sostiene Tanasi - si aumenterà la concorrenza, i commercianti potranno scegliere quando e come effettuare gli sconti, e si avrà una diminuzione generale dei prezzi spalmata su tutto l'arco dei 12 mesi. Una legge che regoli il tutto è necessaria e può certamente nascere dalle proposte da noi lanciate, regolando con un unico articolo l'intera gestione dei saldi nell'Isola, nel rispetto della concorrenza, ma anche delle esigenze di consumatori e commercianti".