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Tutti si augurano che a Termini Imerese si continui a fare auto

L'assessore regionale alle Attività produttive, deluso dalle proposte presentate, chiederà di posticipare la chiusura

23 giugno 2011

"Ci sono dei progetti immediatamente cantierabili per migliorare la viabilità, la funzionalità e l'accessibilità da e per l'area industriale di Termini Imerese. Infrastrutture e progetti a cura, tra gli altri, del Comune di Termini, dell'Asi, dell'Autorità portuale, di Anas ed Rfi, che la Regione siciliana si impegna a realizzare mettendo a disposizione risorse per 150 milioni di euro".
Lo ha detto l'assessore regionale alle Attività produttive della Sicilia, Marco Venturi, incontrando, a Termini Imerese (PA), i sindacati e presentando la bozza di accordo di programma per l'infrastrutturazione dell'area industriale di Termini in vista dell'addio della Fiat allo stabilimento siciliano.
Presenti al dibattito il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, il vice presidente della commissione Attività produttive, Pino Apprendi, i rappresentanti Rsu Fiat e delle segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil. "Si tratta di cantieri che possono partire - ha aggiunto Venturi - subito dopo la firma dell'accordo di programma che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. La Regione conferma la volontà di mantenere la vocazione del territorio termitano che è, e deve restare, un polo automobililistico".
L'assessore Venturi, però, sta valutando l'ipotesi, da condividere con giunta e presidente, di chiedere alla Fiat di posticipare la data di dismissione dagli stabilimenti, fissata al 31 dicembre 2011.
Riguardo alla selezione delle imprese che potrebbero subentrare alla Fiat, Venturi non ha nascosto la propria insoddisfazione: "Ci aspettavamo altro. Il risultato al momento è deludente. In lizza ci sono 5 aziende, due si sono ritirate e una, la Dr il cui progetto di produzione di automobili sembrerebbe interessante, non è ancora ufficialmente entrata nella lista ufficiale di Invitalia". "Probabilmente - ha aggiunto - occorre cambiare strategia, cercare altre aziende in Italia e nel mondo spiegando meglio che conviene investire in Sicilia, anche perché sono disponibili circa 350 milioni (250 della Regione e 100 dello Stato) per sostenere investimenti a Termini Imerese".

Intanto, è stata rinviata la firma dell'accordo di programma per l'infrastrutturazione dell'area industriale di Termini. L'intesa, come ha spiegato ieri sera Confindustria Palermo, doveva essere siglata venedì alle 16 presso il municipio della cittadina palermitana. A sottoscriverla la Regione siciliana, il Comune di Termini Imerese, la Provincia di Palermo, il Consorzio Asi di Palermo, l'Anas, l'Autorità portuale di Palermo, Rete ferroviaria italiana, Società degli interporti siciliani, Consorzio Imera Sviluppo 2010, Sosvima spa.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa, AGI]

- Cosa sarà di Termini Imerese dopo la Fiat? (Guidasicilia.it, 22/06/11)

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23 giugno 2011
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