Tutti vogliono Rita Borsellino presidente dell'Ars, Cuffaro su tutti. Ma la diretta interessata risponde picche
Secondo qualcuno, non pochi a dir la verità, una possibile riconciliazione tra i due schieramenti potrebbe passare dalla Sicilia. Nell'isola infatti, per il prestigioso incarico alla presidenza del Parlamento siciliano, nei giorni scorsi diversi esponenti dei partiti di entrambi i Poli hanno fatto il nome di Rita Borsellino.
A tessere questa delicata trama tra Roma e Palermo c'è il ''dinuovopresidente'' Totò Cuffaro, in prima persona. ''Troviamo un modo per collaborare, io stesso ho lanciato per primo l'idea di mettere la Sicilia al di sopra dei partiti'', ha detto il Governatore, che, rivolgendosi all'Unione, non ha mancato di sferrare anche un colpo basso: ''Il centrosinistra non può invocare la collaborazione a Palermo, dove è in minoranza, e rifiutarla a Roma dove ha una maggioranza risicata''. In sostanza, il vice segretario dell'Udc è più che favorevole a candidare sullo scranno più alto dell'Ars la Borsellino, ma ciò dovrebbe far pagare pegno al centrosinistra.
Intanto, com'è ovvio, apprezzamento arriva proprio dal centrosinistra per la candidatura della Borsellino. Per il segretario regionale dei Ds, Angelo Capodicasa, vice ministro alle Infrastrutture, ''è un fatto molto significativo''. Per il commissario regionale dell'Udeur, Nuccio Cusumano, ''è una proposta intelligente''. Anche la Margherita, attraverso il suo leader siciliano, Salvatore Cardinale, la Borsellino ''sarebbe un ottimo presidente di garanzia, in grado di rasserenare il clima in seno all'Assemblea, consentendo di legiferare nelle migliori condizioni''.
Una cosa comunque è certa, la candidatura della Borsellino ha un po' confuso i progetti del centrodestra e in particolare quelli di Gianfranco Micciché (FI) che proprio a questa carica punta tantissimo. Ma alla poltrona più alta di Sala d'Ercole, guarda in realtà da tempo anche Alleanza nazionale. Per non parlare del pressing che fa il Movimento per l'autonomia. Tuttavia, proprio da Raffaele Lombardo giunge l'apertura alla Borsellino. ''Ne abbiamo parlato con il presidente Cuffaro - rivela Lombardo - che è più che consenziente, abbiamo avuto l'idea insieme. Io al suo posto la proposta a Rita Borsellino la farei. Peraltro, in campagna elettorale si è distinta per i suoi toni civili e costruttivi''.
In tutta questa storia manca però un tassello importante, o per meglio dire, il tassello più importante: il parere della diretta interessata.
''Io presidente dell'Ars? A queste condizioni, non sono disponibile''. Questa la prima risposta di Rita Borsellino.
''Io presidente dell'Ars?'', ha ripetuto la sconfitta candidata dell'Unione, ma che ha raccolto un numero di voti mai visto dal centrosinistra nella storia delle elezioni siciliane. ''Nessuno me l'ha chiesto e mi ha dato pure fastidio il fatto che si sia parlato di me sui giornali, senza che alcuno trovasse il tempo di chiamarmi. No, proprio non ci siamo''. ''Innanzitutto, deve arrivare una proposta e poi deve essere chiaro il disegno che c'è dietro, il modello culturale ed operativo che si vuole dare a questa Assemblea regionale e al suo presidente. A quel punto rifletterò sul da farsi. Ma allo stato attuale discutiamo sul nulla, perché non mi è stato chiesto alcunché, neppure da parte dell'Unione. Ma deve essere comunque chiaro che dietro ad un'eventuale proposta condivisa deve esserci un disegno. Il modo in cui è stata interpretata finora la figura del presidente dell'Ars non mi interessa: serve un ruolo più propulsivo e costruttivo. E serve un progetto. Ed io - ha specificato Rita Borsellino - ho un mio progetto che mi ha guidato durante la campagna elettorale e che voglio assolutamente portare avanti''.