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TVT (tension-free vaginal tape)

Una tecnica chirurgica contro l'incontinenza urinaria da sforzo

28 gennaio 2002
Ha ormai superato il centinaio il numero di interventi di TVT (tension-free vaginal tape) effettuati presso il Centro di chirurgia minimamente invasiva ginecologica dell'ospedale Civico di Palermo.

Un'ulteriore conferma della sempre maggior diffusione nel nostro paese di questa nuova  tecnica mini-invasiva eseguita in anestesia locale che, in 20-30 minuti, consente di risolvere definitivamente l'incontinenza urinaria da sforzo.

La procedura, messa a punto alcuni anni fa dal professor Ulf Ulmsten, ginecologo dell'Università di Upsala e medico personale della Regina di Svezia, prevede l'applicazione per via vaginale di un nastro in prolene che viene posizionato come un'amaca intorno all'uretra.

L'ospedale palermitano rappresenta un importante punto di riferimento per le donne siciliane con problemi di incontinenza urinaria: il responsabile del centro è il  professor Luigi Alio.

"Le pazienti, che spesso provengono anche dalle altre province siciliane, vengono vagliate da alcuni membri della mia equipe che si interessano particolarmente di uroginecologia" spiega il professor  Alio.

La donna che, su suggerimento del proprio medico curante o di un altro specialista, desideri sottoporsi a un controllo presso l'ambulatorio di uroginecologia può ottenere in tempi brevi un appuntamento telefonando allo 091/66.62.525.

La paziente candidata all'intervento effettua gli accertamenti necessari in ospedale e dopo alcuni giorni viene chiamata per il ricovero che è in genere di 48 ore. Le percentuali di successo della TVT sono elevatissime.
"Parliamo di risultati positivi in percentuali superiori al 96%, un dato in linea con quelli dello stesso ideatore della tecnica" commenta lo specialista.

Per cercare di superare l'atteggiamento di chiusura o di vergogna assunto dalla maggior parte delle donne incontinenti e che le induce a vivere il problema con rassegnazione, spesso nella convinzione che l'unica soluzione sia rappresentata dai pannoloni, è stata promossa un'iniziativa che coinvolge i medici di famiglia.

"Abbiamo incominciato una collaborazione con i medici di medicina generale organizzando incontri che non vogliamo limitare ai soli colleghi palermitani: progettiamo infatti di realizzare almeno una riunione all'anno in ogni provincia siciliana", spiega il professor Alio.

Grazie a una maggior sensibilizzazione dei medici su questo problema le donne avranno la possibilità di ricevere direttamente dal proprio medico curante indicazioni precise sulle possibilità per affrontarlo
e sulla nuova metodica.

L'iniziativa è tanto più importante se si considera la diffusione del disturbo: si calcola siano circa due milioni le donne italiane dai 35 ai 65 anni con problemi di incontinenza. Nell'80% dei casi si tratta di incontinenza da sforzo, da sola o associata alla forma da urgenza.

INFO
091/66.62.525

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28 gennaio 2002
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