Ucciso dall'uranio impoverito, respinta la causa di servizio
Il militare catanese Salvo Cannizzo contrasse un tumore al cervello di ritorno da una missione in Kosovo
"La Direzione generale della previdenza militare, Previmil, ha respinto l'istanza di riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e di concessione dell'equo indennizzo" nei confronti del militare catanese Salvo Cannizzo, morto recentemente a causa di un tumore al cervello dopo aver prestato servizio in Kosovo a contatto con uranio impoverito.
Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa, Filippo Milone, rispondendo martedì scorso al question time, alla Camera, al parlamentare del Pd Giuseppe Berretta, che aveva presentato una interpellanza per chiedere al ministero della Difesa di assicurare un sostegno economico ai familiari del militare.
A riferire la risposta del sottosegretario è stato lo stesso Berretta, che l'ha definita "del tutto insoddisfacente, a causa di un approccio eccessivamente burocratico", aggiungendo che si sarebbe atteso "parole di verità e speranza per la famiglia di Cannizzo, per dei figli che hanno perso il padre".
"Mi rivolgerò al presidente della Regione Rosario Crocetta e al sindaco di Catania - ha aggiunto Berretta - per porre rimedio a una obiettiva mancanza dello Stato". "Lo stesso sottosegretario - ha proseguito Berretta - però ha confermato che in base agli attuali studi scientifici non si può confermare, ma nemmeno escludere, un nesso tra l'esposizione all'uranio impoverito e lo sviluppo della malattia".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]
- "Abbandonato dallo Stato ucciso dall'uranio impoverito" (Guidasicilia.it, 18/09/12)