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Ulteriore apertura dell'Europa alle coppie gay

La decisione della Corte per i diritti umani: sì all'adozione dei figli del partner

20 febbraio 2013

La Corte Europea per i diritti dell'uomo ha dato ragione ad una coppia omosessuale che contestava il divieto opposto dai tribunali austriaci a concedere ad una delle partner il diritto di adottare il figlio dell'altra. La Corte ha deciso che non sono state fornite ragioni convincenti atte a stabilire l'esclusione delle coppie gay rispetto alla possibilità dell'adozione coparentale prevista per le coppie eterosessuali non sposate. La Corte ha stabilito che la differenza di trattamento riservata alle richiedenti rispetto ad una coppia eterosessuale non sposata in cui uno dei due partner avesse desiderato adottare il figlio dell'altro era fondato sull'orientamento sessuale delle richiedenti.
A ricorrere alla Corte di Strasburgo sono state due donne austriache - nate nel 1967 - che vivono una relazione omosessuale stabile e il figlio di una di loro, che vive con le due richiedenti.

Intanto, proprio ieri la Corte costituzionale federale tedesca ha rafforzato i diritti di adozione per le coppie omosessuali, decisione che il ministro della Giustizia Sabine Leutheusser-Schnarrenberger ha definito "un passo storico". La sentenza prevede che un membro di un'unione civile deve poter adottare il figliastro o il figlio adottato del proprio partner. Finora le leggi tedesche permettevano solo l'adozione di figli biologici. La Corte si è espressa in seguito al caso di una donna a cui era stato negato di adottare una bambina bulgara precedentemente adottata dalla sua partner.

Il presidente di Di'Gay Project, Imma Battaglia, auspica che "l'Italia possa adeguarsi presto all'esempio di questa storica sentenza: per tutti i figli delle famiglie arcobaleno, che meritano tutela e diritti, e per la piena uguaglianza di tutti i bambini del mondo".
Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, si augura che anche l'Italia apra alle adozioni. "Occorre rompere il tabù che gay e lesbiche non possano avere figli e aprire alle adozioni", ha affermato.
Paola Concia del Pd commenta: "è ovviamente una bella notizia. Però credo che sia giunto il momento di smetterla di rincorrere le sentenze dei tribunali e capire che è giunta finalmente l'ora di fare una legge".

Le altre reazioni - Sulla possibilità di dare bambini in adozione a coppie gay "prendo la legislazione tedesca, tale e quale", ha commentato il candidato premier del Pd Pier Luigi Bersani. "Non ci piace pensare a matrimoni ufficiali" tra omosessuali, "ma riconosciamo la tutela dei diritti di chi è in questa situazione", ha detto il leader del Pdl, Silvio Berlusconi. Quanto all'adozione dice: "io su questo non ho un mio parere definitivo, non sono un tuttologo e certe cose non sono riuscito ad approfondirle". E ha aggiunto: "Auspichiamo di trovare una maggioranza in parlamento anche nella sinistra per tutelare i diritti individuali di queste persone anche con cambiamenti al codice civile".

"Noi dell'Udc difendiamo in Parlamento e in Italia l'identità cristiana del paese. Avrò paura il giorno in cui per mostrarmi moderno verrò meno ai miei principi: sono per il matrimonio tra uomo e una donna e non tra omosessuali. Nell'adozione dei figli io sto dalla parte dei bambini che hanno diritto a una paternità e una maternità. Chi vuole l'adozione da parte di omosessuali non voti Udc", ha detto Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc.
Per il segretario del Prc Paolo Ferrero: è un "bene la Corte di Strasburgo che apre alle adozioni per le coppie omosessuali", mentre il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace, attacca: "Per l'Europa mamma e papà non esistono più. Rispetto le scelte affettive dei singoli, ma non scherziamo proprio su matrimonio e adozioni gay".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Repubblica.it]

- La famiglia gay non è dannosa per i figli (Guidasicilia.it, 14/01/13)

- Dopo Parigi, anche Londra dice sì alle nozze gay (Guidasicilia.it, 06/02/13)

 

 

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20 febbraio 2013
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