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Ultima chiamata per la Legge Finanziaria

Oggi, ultimo giorno utile prima dello spettro del commissariamento. Ma Crocetta viene "tradito" dalla sua maggioranza

30 aprile 2013

Impegnata nell'esame del Bilancio della Regione, nella giornata di ieri, lunedì 29 aprile, l’Assemblea regionale siciliana ha approvato il Bilancio interno del parlamento. Un bilancio snello, "di cassa", come lo ha definito il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, che regolamenta la vita economica dell’Assemblea per il 2013.
Tra i capitoli del bilancio interno dell’Ars che più subiscono gli effetti della cura dimagrante, quello sui gruppi parlamentari, che per il 2013 potrà contare su circa cinque milioni di euro in meno. Tra le competenze dei deputati, invece, confermate le spese per la diaria, mentre diminuiscono complessivamente di un milione e mezzo di euro le indennità parlamentari; aumentano le spese per le indennità "per lo svolgimento delle funzioni parlamentari".

Cresce di 52 mila euro il fondo a disposizione del Consiglio di presidenza per le consulenze esterne, raggiungendo quota 340 mila euro. Incremento di 603 mila euro per le segreterie particolari del consiglio di Presidenza e delle commissioni parlamentari, che disporranno complessivamente di tre milioni 33 mila euro. I costi lievitano anche per la deroga concessa a due "minigruppi", il Pid-Cp e Grande Sud che sono al di sotto della soglia minima dei 5 componenti prevista dal regolamento parlamentare e rappresentanti in consiglio.
Ridotto di 370 mila euro, ancora, il capitolo che riguarda il cerimoniale della Presidenza e di 270 mila quello del cerimoniale dell’Assemblea. Stanziati 105 mila euro in meno per le autoblu, mentre cresce di 80 mila euro l’impegno di spesa per acqua e luce nel Palazzo. Più che dimezzato il fondo di riserva per l’eventuale integrazione degli stanziamenti di bilancio, che passa da un milione e 300 mila euro nel 2012 a 520 mila euro per il 2013. Infine, con la soppressione della "Barberia" il risparmio è di appena 5 mila euro.
Insomma, se la spesa si riduce, tuttavia, alcuni costi sono aumentati

Ardizzone ha precisato che "le uniche voci in aumento sono residui passivi: viene pagato, cioè, quello che non era stato pagato nel 2012. Per questo, in assoluto il bilancio aumenta, ma di fatto sono solo impegni pregressi".

Intanto, la maratona per approvare la finanziaria continua in un clima tesissimo. La scintilla che ha fatto esplodere le polveri tra il presidente Crocetta e la sua maggioranza è stata l'approvazione di un emendamento che assegna 700mila euro al corpo dei vigili urbani di Messina
Crocetta ha detto di sentirsi "tradito" da Pd e Udc dopo che questa notte all'Ars è passato l’emendamento pro vigili urbani di Messina. Una norma voluta da un gruppo di parlamentari messinesi che, secondo il presidente della Regione, non rientrava nel patto tra maggioranza e opposizione sancito per spianare la strada alla legge di stabilità entro oggi, ultimo giorno utile per varare la manovra (scade l'esercizio provvisorio) e scongiurare il commissariamento.

L'accordo, spiega Crocetta, era quello di evitare la presentazione in aula di emendamenti "pro-deputato", norme che rappresentassero interessi di parte legati a bacini elettorali dei singoli parlamentari. E invece, nel cuore dei lavori d'aula, è spuntato l'emendamento sostenuto da quattro deputati (tre del Pd e uno dei Drs, gruppo che sostiene il governo) e votato in aula, seppure con una correzione in corsa grazie a un sub-emendamento dei 5stelle che ha ridotto da 1,2 mln a 700 mila euro il contributo all’emergenza traffico nella città dello Stretto. Ma il caso ormai era innescato.
Crocetta ha accusato Pd e Udc di non sapere gestire i propri deputati e ha parlato di norme che in realtà sono veri e propri "aiuti di Stato". "Tutto questo è inammissibile, non lo consento", ha urlato in aula il governatore. "Siamo in Parlamento per approvare norme di carattere generale che riguardano i siciliani e non provvedimenti su misura di bacini elettorali dei singoli deputati - ha detto Crocetta all'Ansa fuori dall'aula - Anch'io avrei potuto presentare emendamenti per Gela o per Ribera, ma non è questo l'obiettivo del mio governo. Deve essere chiaro a tutti. A questo punto penso proprio che presenterò una apposito disegno di legge per mettere un po' d'ordine a questo andazzo".

I toni esasperati in aula hanno costretto il presidente Ardizzone, a sospendere i lavori e ad aggiornarli a questa mattina. Ma sarà una corsa contro il tempo, sono ancora tante le norme da esaminare, tra cui quella che riguarda i precari ex Pip, oltre tremila persone che per tutta la giornata di ieri hanno tenuto sotto assedio il Palazzo durante i lavori parlamentari e che si trovano ancora oggi davanti alla sede dell'Ars, in una protesta che si inoltrerà fino all'approvazione della Legge Finanziaria. Centinaia di lavoratori stanno manifestando, in silenzio, davanti a Palazzo dei Normanni.

[Informazioni tratte da ANSA, Italpress - €conomiaSicilia.it, Corriere del Mezzogiorno, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it]

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30 aprile 2013
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