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Ultimatum alla Dr Motor

Dal Ministero dello Sviluppo economico: "Entro 15 giorni Dr Motor deve confermare se è in grado di rispettare gli impegni assunti a luglio"

18 maggio 2012

Questa mattina circa trecento operai della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese si sono mossi in corteo dai cancelli della fabbrica, dove erano radunati, per raggiungere l'ingresso dell'autostrada A19 Palermo-Catania e bloccarla in entrambe le direzioni.
I lavoratori hanno distribuito volantini agli automobilisti per informarli delle ragioni della protesta. La decisione è stata presa durante l'assemblea.
Anche l'auto blu dell'assessore regionale alla Salute, l'ex pm Massimo Russo, diretta verso Catania è rimasta bloccata sulla A19. Russo è sceso dall'auto esprimendo solidarietà ai lavoratori che comunque non fanno transitare nessuno.
I blocchi sono stati rimossi dopo mezzogiorno. Gli operai sono tornati a riunirsi in assemblea per decidere come proseguire la protesta. Per lunedì, annunciano nuove iniziative.
La rabbia e la determinazione degli operai, che protestano da quasi due settimane, sale e si unisce all'angoscia per il futuro, dopo il vertice di ieri sera tra il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, e il presidente della Regione, Raffaele Lombardo.

Dal Ministero dello Sviluppo economico è arrivato un ultimatum per Dr Motor, una scadenza di circa due settimane per presentare garanzie finanziarie. Nel corso della riunione, il ministro Corrado Passera ha comunicato che Invitalia ha inviato a Dr Motor "una richiesta improrogabile di chiarimenti, entro massimo 15 giorni, per avere conferma da parte della stessa Dr Motor di essere in grado di rispettare gli impegni assunti nel luglio scorso".

Al termine degli incontri (il ministro Passera ha riunito anche i vertici nazionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl) è emerso, secondo quanto riferito dal dicastero di via Veneto, che "la solidità aziendale e la disponibilità a immettere capitale nel nuovo progetto rappresentano, infatti, il requisito indispensabile per poter accedere alle ingenti risorse pubbliche nazionali e regionali messe a disposizione per la realizzazione del progetto dirilancio di Termini Imerese". Inoltre, ha reso noto il Ministero dello Sviluppo Economico, "alla scadenza dei 15 giorni il Ministero convocherà nuovamente il tavolo su Termini Imerese per prendere atto delle risultanze".

"Prima di passare alla fase operativa del contratto di sviluppo finanziato dalla Regione siciliana per Termini è necessario un momento di verifica - per analizzare la solidità finanziaria dei gruppi imprenditoriali che dovranno intervenire per il rilancio economico di questo distretto industriale", ha detto il presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. "D'intesa con il Ministero - ha aggiunto Lombardo -, la ricognizione tecnico-finanziaria sarà effettuata in tempi brevissimi, nel giro delle prossime ore, per arrivare a un nuovo incontro. Ritengo che tutti stiamo puntando a raggiungere un obiettivo positivo in tempi brevi. La riunione di questa sera coi sindacati è un primo passo importante. Nei primi giorni della prossima settimana - ha continuato Lombardo - con i risultati della ricognizione tecnico finanziaria sul tavolo, è previsto un ulteriore incontro al Ministero, per puntare all'avvio della fase di attuazione del contratto di sviluppo. A questo incontro dovranno partecipare anche le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali".
Lombardo ha chiesto che alla prossima riunione per il futuro dell'area industriale ex Fiat partecipi anche una delegazione del Ministero del Lavoro, "per quelle azioni di sostegno già previste al momento della sottoscrizione dell'Accordo, al fine di chiarire definitivamente la posizione dei 640 lavoratori ex Fiat ‘esodati', secondo quanto stabilito nell'accordo sindacale firmato al Ministero a dicembre dello scorso. Ad oggi, la Regione siciliana ha già stanziato le somme necessarie per l'attuazione del contratto di sviluppo e ha istituito il Fondo di garanzia a tutela dell'operazione di rilancio dell'area industriale di Termini Imerese".

Apprese le notizie arrivate dal ministero, Vincenzo Comella, della Uilm Palermo, ha così commentato: "Se il ministero non riterrà affidabile Dr Motor, Domenico Arcuri (amministratore delegato di Invitalia, ndr) si dovrà dimettere immediatamente. E' stato lui, alla guida di Invitalia, a dare il via libera alla società dell'imprenditore Di Risio a rilevare lo stabilimento, nonostante i problemi finanziari della società molisana fossero noti fin dall'inizio".
"I lavoratori della Fiat e dell'indotto - ha detto invece il sindaco di Termini, Salvatore Burrafato - sono davvero stanchi di scelte sbagliate e di inganni. Sembra davvero strano che dopo ben sei mesi dalla sottoscrizione dell'intesa con le forze sindacali, oggi sia necessaria un'ulteriore verifica sulle capacità dell'azienda molisana di garantire la sua parte di investimenti su Termini".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, Ansa, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Italpress - €conomiaSicilia.com, Repubblica/Palermo.it]

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18 maggio 2012
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